HomeIn evidenzaSconfitte pesanti, da gennaio sempre di più. A che pro continuare così?

Sconfitte pesanti, da gennaio sempre di più. A che pro continuare così?

Le sconfitte di solito sono tutte pesanti, ma a volte possono avere diversi risvolti se e quando il punteggio è di quelli larghi e umilianti, se la prestazione è insufficiente e, soprattutto, se arrivano in momenti della stagione delicati e compromettono il proseguio dell’annata e/o gli obiettivi stagionali. Quella subita martedì sera nella sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund è sicuramente una di quelle che fanno e faranno male per il resto della stagione, una di quelle che portano con sé degli schiaffi che sono davvero forti e difficili da smaltire. In ballo c’era la qualificazione agli ottavi di Champions League ed ora il Milan, a meno di clamorosi colpi di scena, difficilmente riuscirà a centrarla nell’ultima giornata del girone. La prestazione non è stata nemmeno totalmente da buttare, con un po’ di sfortuna che ha perseguitato i calciatori rossoneri, alcuni errori individuali determinanti (Maignan, Calabria, Giroud su tutti), ma quello che desta maggiore preoccupazione è senza ombra di dubbio il fatto che la squadra è incappata nelle solite disattenzioni da cui sembra non imparare e non vaccinarsi mai. Poi, c’è l’ennesimo infortunio muscolare che da inizio stagione, anzi dall’arrivo di Pioli sulla panchina rossonera in poi, continua a rappresentare un grosso problema e punto debole per l’andamento generale della squadra.

Sconfitte umilianti e sempre le stesse, disastro annunciato

Milan-Borussia Dortmund: Samuel Chukwueze e Marco Reus (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Borussia Dortmund: Samuel Chukwueze e Marco Reus (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Al netto della situazione infortuni, però, che comunque la società dovrà analizzare seriamente per non lasciare nulla al caso e per cercare di porre rimedio ad una situazione complicata, ora l’altro problema che Stefano Pioli dovrà affrontare e risolvere riguarda le troppe sconfitte pesanti che il Milan ha subito da gennaio in poi. Era successo contro l’Inter nel derby di Supercoppa Italiana, poi contro la Lazio ed il Sassuolo, sempre a gennaio 2023 in campionato, e quest’anno è successo ancora una volta nel derby di settembre e, ancora, nell’ultimo mese e mezzo e nelle due sconfitte di Champions contro Paris Saint Germain e Borussia Dortmund. Sconfitte, anche se con avversarie diverse, ma che hanno avuto tutte lo stesso copione. Una squadra che gioca con la difesa alta e uomo contro uomo, non è umile nel riuscire a contenere le avversarie in un’altra maniera, subisce la rete dello svantaggio, si scopre tantissimo nella speranza di recuperare il risultato ed alla fine subisce, o rischia di subire, sconfitte ed imbarcate clamorose. Cinque gol subiti contro Inter e Sassuolo, quattro contro la Lazio, tre ancora contro l’Inter e contro il Paris Saint Germain ed il Borussia Dortmund, ma con il rischio di subire molte più reti. Insomma, non un’atteggiamento da grande squadra, non una caratteristica di formazione tosta che riesce a limitare i danni ed essere umile anche nelle giornate no, oppure un pochino più sfortunate.

Sconfitte che bruciano, perché non cambiare registro?

Inter-Milan: Marcus Thuram, Federico Dimarco, Malick Thiaw (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Inter-Milan: Marcus Thuram, Federico Dimarco, Malick Thiaw (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Contro il Borussia Dortmund, almeno nel primo tempo, la squadra era sembrata riuscire a reagire allo svantaggio iniziale (così come era successo in casa contro il Paris Saint Germain), ha assorbito gli schiaffoni iniziali, è rimasta compatta ed ha cercato di evitare la sconfitta, recuperando il risultato. L’impressione, però, è che l’infortunio occorso a Thiaw ha finito per scoraggiare una squadra che ha dimostrato una volta ancora di non avere quel carattere che serve per affrontare ed uscire da tutte le difficoltà, ha dimostrato di essere troppo vulnerabile e di non riuscire a restare in piedi dopo i pugni presi. E, così, come successo altre volte da gennaio in poi, anche contro il Borussia, il Milan ha cominciato ad attaccare senza il minimo equilibrio, lasciando spazi enormi alle spalle per transizioni facili che gli avversari hanno saputo sfruttare per ben due volte. La squadra ovviamente deve attaccare per riprendere il risultato, ma dovrebbe farlo con criterio e maggiore ordine e senza pensare di giocarsi il tutto per tutto in un paio di azioni ed in poco tempo. Il Borussia, inoltre, dopo il 3-1 ha avuto un altro paio di clamorose occasioni e solo per un po’ di fortuna, quella dell’altra sera, almeno come risultato, non ha assomigliato ad altre sconfitte di questo terribile anno solare per i rossoneri. Ora, quindi, la domanda, anche un po’ provocatoria, è questa: visti i tanti infortuni che si susseguono senza continuità di sosta da più d tre anni e questi errori grossolani che si ripetono senza che nessuno riesca a porre rimedio, a che pro continuare così?

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