Il Milan, domani alle 21:00, affronterà il Bologna nel match valevole per la finale di Coppa Italia. I rossoneri sono reduci da una vittoria, in rimonta, per 3 a 1 proprio contro i rossoblù e sperano di emulare lo stesso risultato anche nella finale.
Il ritorno del centravanti
Nelle ultime gare il Milan ha ritrovato Luka Jovic: il serbo ha regalato l’accesso alla finale di Coppa Italia, grazie ad una magnifica doppietta contro l’Inter. Oltre all’ex Real Madrid è tornato a brillare anche Santiago Gimenez.
Il messicano, nell’ultima sfida di campionato, ha timbrato per due volte il cartellino delle reti, aiutando i rossoneri a conquistare 3 punti in classifica. Lo stratega portoghese, per la sfida di domani, avrà bisogno dei suoi migliori centravanti per non fallire un obiettivo che manca da tanto, fin troppo a Casa Milan.
Una difesa ritrovata?
La retroguardia rossonera è lontana dalla perfezione, ma è riuscita ad incassare due reti nelle ultime 4 gare disputate, dimostrando una crescita dal punto di vista difensivo. Mike Maignan vuole conquistare un altro clean sheet nella competizione italiana, nella speranza di alzare il trofeo al termine del match.
Sul rettangolo di gioco potrebbero scendere nuovamente Tomori, Gabbia e Pavlovic, con il compito di neutralizzare le offensive avversarie e di arginare le manovre rossoblù. La difesa del Diavolo giocherà un ruolo fondamentale nel match: dovrà garantire solidità per sostenere il lavoro dei reparti offensivi.
La stagione termina domani?
Sarebbe idilliaco uscire dall’Olimpico di Roma con la Coppa Italia, andando a conquistare il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa italiana vinta contro l’Inter. I rossoneri meritano di regalarsi un sogno; i tifosi meritano di vedere il cerchio tricolore sulla casacca della prossima stagione, assente dall’annata calcistica 2003/04.
Seppur la partita di domani sia la più importante, la stagione calcistica non si conclude lì. Il Diavolo dovrà lottare anche nelle restanti due giornate di campionato per onorare al meglio il torneo. La qualificazione alla Champions, matematicamente, è ancora possibile, ma la realtà ci aiuta ad uscire 60 minuti prima dal liceo scientifico.


