La convincente vittoria del Milan a Roma, contro i padroni di casa giallorossi, consente alla squadra di Pioli di approcciare la sosta per la Nazionale con uno spirito leggiadro, sereno e forte del primato in classifica, seppur condiviso con l’Inter, grazie a tre successi su tre incontri. Alla ripresa delle ostilità, il 16 settembre alle ore 18, sarà già derby time e anche se riflettori saranno giustamente puntati su quello che è il primo importante crocevia del campionato, per i rossoneri sarà solo il primo di una serie di sfide molto impegnative che nell’arco di quasi 2 mesi, diranno già moltissimo su quali saranno le ambizioni del Milan e le aspettative dei tifosi.
Infatti, ad un inclemente calendario di Serie A, che pone di fronte nelle prime dieci giornate ben 5 dirette concorrenti per le zone alte della classifica, si è aggiunto l’ancora meno indulgente calendario di Champions League. Come ormai ben noto a tutti, il girone di ferro è toccato in dote alla sponda rossonera del naviglio e un calendario altrettanto ostico né è la naturale conseguenza. Purtroppo però, come vedremo di seguito, i big match d’Europa vanno a frapporsi in maniera quasi scientifica negli interstizi infrasettimanali di severi impegni di campionato.
53 giorni di fuoco per Il MIlan
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio questo perfido ruolino di marcia. Sabato 16 settembre, come detto, scontro tra la due milanesi, attualmente prime della classe. Tre giorni dopo, il 19 settembre alle 18:45, in occasione del debutto stagionale in Champions League scenderà al Mezza il Newcastle dell’ex Tonali. Il 24 e il 27 settembre sono in programma le sfide con Verona e Cagliari, ma poi sarà la volta del Lazio, ospite a San Siro il primo ottobre, tre giorni prima della trasferta di Dortmund, per la seconda giornata di CL.
La partita contro il Genoa dell’8 ottobre sarà il preludio alla sosta per la Nazionale, alla quale farà seguito per i rossoneri una settimana decisamente di fuoco: Juventus, Paris Saint Germain e Napoli tra il 22 e il 29 ottobre. Prima del ritorno con i parigini, previsto per il 7 di novembre sarà il turno dell’Udinese, il 5 novembre.
Che ne sarà di noi?
Ben 8 sfide sulle 12 in programma nel corso di 53 giorni che diranno molto del futuro di questa stagione. Sarà importante trovare il giusto equilibrio tra il massimo rendimento e la gestione delle risorse e delle energie. Prevenire infortuni da affaticamento ed eccessivo stress sarà fondamentale per non dover poi fare i conti con infortuni di lungo corso, che andrebbero a ripercuotersi negativamente sulla stagione invernale, che tradizionalmente negli ultimi 3 campionati hanno fatto registrare un elevato numero di presenze in infermeria.
Gestione delle risorse e aspetto psicologico
Inoltre, bisogna iniziare in un futuro molto prossimo a considerare Chukueze, Okafor, Musah e magari anche Jovic come possibili titolari, in alcune occasioni. Certamente non tutti insieme. Musah e Jovic per esempio, sono senza dubbio in ritardo di condizione, ma per Chukweze e Okafor presto dovrà soffiare un vento di maggiore ottimismo nel loro processo inserimento. Tutto questo al fine di operare un turnover davvero utile, efficace, oltre a saggiare seriamente le qualità di questi nuovi arrivati.
Non è tutto. Bisognerà anche mettere in conto che così tante partite importanti, e in tempi molto ristretti, qualche caduta potrebbe purtroppo avere luogo. Anche la gestione dell’aspetto mentale sarà fondamentale: alla fine di questo impegnativo tour de force il saldo sarà attivo solo se si saprà far fronte a eventuali sconfitte, avendo la volontà e la capacità di ripartire da subito col piglio, la volontà e il gioco messo in mostra fino ad ora. La parola passerà al campo molto presto.
Saranno 2 mesi di pura adrenalina, al termine dei quali, qualora arrivassero anche i risultati, la sensazione che questo avvio di stagione ha fomentato: ovvero che quella in svolgimento potrebbe rivelarsi una annata scintillante, non potrà restare solo un sentimento.