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Dopo 83 giorni, riecco il Milan bello e vincente. Ed ora subito una bella controprova contro l’Atalanta

Il Milan Campione d’Italia ricomincia esattamente da dove aveva finito 83 giorni prima. Vincendo, certo. Ma soprattutto giocando bene. Sebbene colpiti a freddo dal solito Becao – che quando vede rossonero si esalta (dei cinque gol realizzati in carriera, tre sono stati contro il Milan, ndr) – il Diavolo è riuscito a sbrigare l’ostica pratica Udinese. Lo ha fatto divertendosi e divertendo gli oltre settanta mila cuori rossoneri che hanno riempito San Siro in un 13 agosto; ha sbagliato qualcosa in difesa, certo, ma ha segnato quattro gol e convinto grazie al gioco corale e all’imprevedibilità che Pioli gli ha dato in questi anni. L’emblema del carattere di Calabria e compagni è stato proprio l’inizio di ripresa: subire un gol negli ultimi secondi del primo tempo avrebbe potuto deprimere la squadra e cambiare l’inerzia della partita: così non è stato, e dopo 34 secondi dal rientro in campo, il Milan ha subito rimesso la testa avanti, stavolta in modo definitivo.

“Se facciamo ciò che sappiamo, non temiamo nessuno”

Del resto, il tecnico emiliano lo aveva detto chiaramente in un’intervista qualche giorno fa: “In allenamento devo frenarli per quanto vanno forte, se in campo facciamo ciò che sappiamo, non temiamo nessuno“. Ed è proprio questo il Diavolo che ha aperto la caccia alla seconda stella: sicuro di sé, consapevole della sua forza, con tante soluzioni offensive, con il gruppo che esalta i singoli, in una sola parola con entusiasmo. Dicevamo, qualche sbavatura dietro andrà evitata in futuro, ma evidentemente Pioli accetta consapevolmente di rischiare qualcosa pur di vedere la sua squadra avere un baricentro alto, una trazione spiccatamente offensiva, pochi punti di riferimento per gli avversari, velocità di esecuzione, strappi e triangolazioni. A questo aggiungiamo un fatto nuovo, e cioè l’imprevista abbondanza in attacco di Pioli, che ieri – dopo aver segnato quattro gol – ha potuto pescare dalla panchina De Ketelaere, Giroud e Origi, a cui vanno aggiunti Adli e, da gennaio, Zlatan Ibrahimovic.

Milan, ora contro l’Atalanta una bella controprova

Siamo solo alla prima giornata, è vero, e non bisogna lasciare andare a facili (e pericolosi) trionfalismi, ma i presupposti per divertirsi anche quest’anno ci sono eccome. Già a partire dalla prossima gara in programma: tra una settimana esatta a quest’ora, infatti, il Milan sarà in campo al Gewiss Stadium contro un’Atalanta che in molti definiscono “normalizzata”  dopo l’ottavo posto dello scorso campionato, ma è pur sempre una squadra allenata da quella vecchia volpe che risponde al nome di Gian Piero Gasperini, e che dunque non concederà vita facile ai rossoneri. L’attesa è già vibrante: del resto, quando la tua squadra gioca in questo modo, non vedi l’ora che scenda nuovamente in campo…

Twitter: @Juan__DAv

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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