La storia recente del Milan è fatta di acquisti, tanti acquisti. Numerosi giocatori che sono arrivati, si sono affermati e oggi rappresentano l’ossatura della squadra. Ma anche molti altri che, lentamente, sono spariti. Di mezzo, però, tanti atleti che hanno faticato molto ad emergere, con un’annata nel dimenticatoio con molti bassi e pochi alti. Poi, d’un tratto, l’esplosione.
Origi e De Ketelaere come Leao
E oggi voglio parlarvi di due giocatori che, finora, hanno oggettivamente fatto ben poco. Da una parte Charles De Ketelaere, dall’altra Divock Origi. Il primo finora non è mai esploso, arrivato con il fardello di un costo del cartellino molto importante. Ci si aspettava potesse diventare il nuovo trequartista titolare, alla fine ha dato la «scossa» a Brahim Diaz che è rinato. Il secondo, invece, sta carburando solo ora: come dargli torto, non gioca gare ufficiali da oltre un anno.
Come Leao, da oggetto misterioso a fenomeno
E proprio come accadde a Tonali e Leao, ad esempio, da loro due ci si aspetta la svolta. L’ex Brescia e l’ex Lille, al primo anno al Milan, delusero parecchio: Tonali non riuscì mai ad imporsi, Leao alternava cose egregie a partite senza infamia e senza lode. Poi, dopo un anno di gestione Pioli, l’esplosione e la maglia da titolare inamovibile sulle spalle. Perché non pensare che la stessa cosa possa accadere anche a Origi e De Ketaelere?