Il futuro di Divock Origi al Milan è ancora tutto da scrivere, ma sicuramente il belga sa che con questo Olivier Giroud avrà tempo per rientrare con calma. Oppure, paradossalmente, per dire subito addio al Milan. Già, perché finora il suo ingaggio si è rivelato un flop, inutile negarlo. E questo, per ovvi motivi, porterà la società a fare delle valutazioni in merito a fine stagioni. Valutazioni che potrebbero anche portare ad una separazione.
Origi stia attendo a Giroud per il futuro
I primi mesi di Divock Origi con la maglia del Milan sono stati tutt’altro che memorabili: l’infortunio rimediato ancora ai tempi del Liverpool ha inciso, chiaramente, ma finora i numeri lo condannano senza pietà: 14 presenze, 503′ giocati e un gol all’attivo, contro il Monza, il 22 ottobre scorso. E chi lo considerava il vice Giroud, considerando soprattutto quello che sta facendo al mondiale il francese, ora dovrà ricredersi. Perché se è vero che il 36enne francese sta letteralmente trascinando la Francia, è altrettanto vero che Pioli vorrebbe avere più soluzioni lì davanti; magari anche un Origi da lanciare titolare, facendo riposare Giroud.
Con il rientro di Ibra, Origi rischia grosso
E quindi se è vero che Origi può lavorare con calma per recuperare la piena forma fisica, è altrettanto vero che deve sbrigarsi. Perché a gennaio rientrerà anche Ibrahimovic e ci sono ampie possibilità che possa diventare davvero l’ultima delle scelte lì davanti. Nessuna premura, ma con la formazione Primavera anche Lazetic sta andando bene: insomma, le carte per un futuro ancora in rossonero sembrano essere sempre meno per Origi.
Un 2023 da dentro o fuori
Personalmente penso che il 2023 sarà decisivo per Divock Origi. Decisivo soprattutto per capire se resterà al Milan o meno, perché se è vero che lo staff di Pioli ha previsto un piano di lavoro speciale per il belga, è altrettanto vero che il tecnico non potrà aspettarlo all’infinito. Servono la sua forza fisica e i suoi gol e in questo momento mancano entrambi. Non c’è nessuna intenzione di bocciarlo dopo pochi mesi, ma in altrettanti pochi mesi dovrà guadagnarsi la permanenza. Solo a fine stagione si tireranno le somme, ma una cosa è certa: essendo arrivato a parametro zero, un’eventuale buona plusvalenza (di quelle vere…) è dietro l‘angolo.