Il Milan insegue un sogno: quello inerente alla seconda stella. La formazione di Stefano Pioli è calata dal mese di novembre. Ad esser onesti qualcosa è cambiato dal 30 di ottobre, nella sfida contro il Torino. Il Diavolo ha perso la sua ferocia e la sua brama di onnipotenza.
Il Milan Stevensoniano
I rossoneri, in alcune partite, hanno impersonificato sia il Dottor Jekyll che Mister Hyde. I giocatori dell’allenatore parmense sono gli stessi che riescono a brillare contro il Salisburgo (partita terminata 4 a 0) e coloro che portano tristezza per il pareggio contro la Cremonese. Le ultime 5 partite in Serie A hanno lasciato grandi punti di domanda sul gioco espresso.
Le vittorie contro Spezia e Fiorentina sono arrivate nei minuti finali, giocando in maniera non ottimale. Le amichevoli invernali hanno suonato un campanello d’allarme, i rossoneri non sono riusciti a vincere neppure una sfida.
Il 4 di gennaio il campionato è ripreso con la vittoria contro la Salernitana, i milanisti hanno sofferto fino all’ultimo secondo per la preoccupazione di essere raggiunti dalla formazione granata, nonostante abbiano dominato per gran parte della partita. Domenica scorsa il capitano Davide Calabria e compagni hanno perso 2 punti, subendo 2 reti in 6 minuti nel finale di gara contro la Roma.
La sfida di Coppa Italia ha evidenziato un problema, la squadra non è riuscita a vincere l’incontro con l’uomo in più ed è stata eliminata dalla competizione per via della rete di Adopo, nei minuti supplementari contro il Torino.
Il filo di seta da cui ripartire
Il Diavolo è abituato al grande prestigio e non può permettersi di inseguire la lana, ma deve ritrovare il giusto percorso attraverso il suo puro e prezioso filo di seta. I giocatori di Maldini e Massara hanno grande qualità e devono utilizzarla al meglio, per brillare e far risplendere San Siro.
Mike Maignan è un calciatore dotato di grande personalità e la sua mancanza si è terribilmente sentita, nonostante le discrete prestazioni del buon Ciprian Tatarusanu. Il portiere francese sostituisce la parola muro sull’Enciclopedia Treccani.
Theo Hernandez ha la giusta velocità per inseguire il filo di seta in tempo record. Il classe ’97 deve ritornare a seminare il panico nelle file avversarie.
Il dinamico duo Kalulu-Tomori deve ritrovare la serenità, il Milan è dalla gara allo Zini, contro la Cremonese (8 novembre), che non riesce più a terminare una sfida con 0 reti subìte.
Ismael Bennacer è di monumentale importanza nella scacchiera milanista, l’algerino è dotato di piedi sopraffini capaci di abbagliare il rettangolo di gioco ed è l’uomo giusto per blindare un centrocampo prezioso assieme al compagno Sandro Tonali.
Rafael Leao è dotato di una classe smisurata, ma gli capita di perdersi in mezzo al campo. Il talento portoghese, nella passata stagione, ha dimostrato la propria maturità e deve continuare a portare la squadra su pericolose, ma eleganti onde.
Olivier Giroud non trova la via del gol, in Serie A, dalla gara contro lo Spezia (5 novembre). Il vice campione del mondo deve ritrovare la propria cattiveria, nel massimo campionato italiano, che lo ha reso iconico al mondo del Diavolo. Deve caricarsi il Milan sulle proprie, possenti, spalle. L’attaccante francese, in Qatar, è stato letteralmente devastante siglando ben 4 reti.