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Pioli e i 5 cambi: ora anche la panchina del Milan è titolare

Da qualche stagione sono stati introdotti i 5 cambi, un bel cambiamento, che va soprattutto a beneficiare le squadre che hanno una rosa lunga come il Milan e con oltre 11 titolari. Se pensiamo che siamo passati dai 3 ai 5 cambi, sembra che non ci sia chissà quale differenza, ma giocando in 11, si va a cambiare letteralmente metà squadra (se non calcoliamo il portiere).

Le lamentele chiaramente non sono mancate, soprattutto dalle società di media-bassa classifica, che avendo rose modeste, non possono permettersi (in termini di qualità), cambi che “spacchino” la partita. Già qualche stagione fa si è notata la differenza, nelle big infatti, coloro che entravano a partita in corso cambiavano l’andamento della gara, anche in negativo è successo, ma la differenza si è vista parecchio.

Una componente che mancava al Milan, ottimi i titolari ma panchina non all’altezza. La scorsa stagione qualche miglioramento si era visto, ma non al livello di quest’anno, dove tutta la rosa ha alzato l’asticella, non solo con i titolari in campo, ma anche con i sostituti. Il Derby giocato domenica sera ne è una dimostrazione, una delle tante.

Nel big-match del turno appena concluso, nelle fila rossonere sono scesi in campo tutti titolari, eccetto Ballo-Toure, Tatarusanu e Krunic. Nonostante non siamo in prima fila, non hanno deluso, tranne Fodè che è uscito all’intervallo dopo un primo tempo non dei migliori, ma i suoi compagni hanno giocato un’ottima gara: Krunic molto utile in fase di non possesso e l’inaspettato MVP del match, Tatarusanu, autore di una gran parata su rigore di Lautaro. Lo stesso Pioli giudica tutti i suoi elementi dei titolari, nonostante dal canto suo, sa che alcuni non sono ancora all’altezza, ma il tecnico punta in alto, allo scudetto e sa che per arrivarci è fondamentale che i suoi giocatori si sentano importanti, al contrario di altri allenatori.

I cambi durante la partita sono stati l’esempio di una panchina lunga e titolare. Escono Krunic, Diaz, Leao, Ballo-Toure e Tonali, al loro posto entrano Saelemaekers, Bennacer, Bakayoko, Rebic e Kalulu. Che dire, un’ottima panchina, di titolari. Con essi, il mister ha dato nuova linfa, freschezza e pericolosità. Basti vedere Rebic che entra subito sul pezzo e incomincia a farsi insidioso dalle parti di Handanovic, Alexis che prende un palo da 30 metri e Bennacer che smista e si mangia un gol. Da non dimenticare Kalulu, sinonimo di spinta, corsa e sacrificio anche contro i nerazzurri.

Insomma, ora Pioli quando guarda la squadra in campo è contento e se si gira verso la panchina, è felice.

Milan: Samu Castillejo e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Samu Castillejo e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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