HomePrimo PianoVerso Milan-Inter: i due reparti di centrocampo a confronto

Verso Milan-Inter: i due reparti di centrocampo a confronto

È la vigilia del derby della Madonnina più importante degli ultimi 10 anni. Milan e Inter si giocano una bella fetta di stagione. Da una parte i rossoneri possono rimettere la freccia ed effettuare il controsorpasso ai cugini, ma soprattutto avere un boot psicologico dopo un periodo non troppo entusiasmante. I nerazzurri, invece, potrebbero indirizzare il campionato ed il discorso scudetto. Un’occasione ghiotta per entrambe le squadre.

Come iniziato due giorni fa, analizzeremo i reparti, confrontandoli l’un altro per vedere in che periodo di forma arrivano i giocatori. Dopo le due difese, tocca ora al centrocampo. Da una parte una linea a 5, dall’altra una mediana a 2 supportata dal trequartista. La zona nevralgica del terreno di gioco che ha delle assenze, ma che propone personalità in cerca di rilancio.

Il centrocampo del Milan

Sandro Tonali ha l’occasione d’oro per rilanciarsi in un match che ha un grande significato per lui. In estate l’Inter sembrava aver fatto lo scatto decisivo per acquistarlo ma, quando si è inserito il Milan, il giocatore ha voluto solo i rossoneri. La stagione sin qui non è stata brillante, l’adattamento alla mediana a 2 non ha ancora sortito gli effetti desiderati. Ci vuole pazienza, ma allo stesso tempo il numero 8 ha bisogno di una grande prestazione per convincere sé stesso ed il Milan di aver fatto la scelta giusta. Un derby che nasconde insidie, la cui titolarità è arrivata per via dell’infortunio (l’ennesimo quest’anno) di Bennacer. In Serbia ha offerto una buona prova, contro i nerazzurri dev’essere grandiosa.

Franck Kessie è la certezza di questo Milan 2020/2021. L’ivoriano nel corso di quest’annata è riuscito ad abbinare la solita quantità ad un’ottima qualità. Presente in fase difensiva ed in fase offensiva, lo si trova ovunque sul rettangolo verde. È la stagione della definitiva consacrazione? Lo si vedrà a giugno, ma finora ha dimostrato di poter essere un centrocampista di grande caratura internazionale. Non arriva probabilmente nel miglior momento, ma ha comunque riposato in Europa League e ha ricaricato le pile. Il “Presidente” vuole regalare una gioia ai propri tifosi.

Hakan Calhanoglu è il genio e la regolatezza di questo Milan. Il turco, al di là dei discorsi contrattuali, sta regalando una stagione importante a sé stesso ed ai rossoneri, ma deve ritrovarsi. Il periodo di stop causa coronavirus lo ha segnato e la dimostrazione è la partita contro lo Spezia, nonostante in quel caso tutta la squadra non sia girata. La regolatezza del numero 10 nella fase di raccordo centrocampo-attacco, in fase difensiva ed in fase offensiva. Il genio nel creare occasioni per i compagni e creare chance per sé stesso. Non è un momento particolarmente buono, ma ci vuole poco per ribaltare la situazione: basta un lampo di genio.

Il centrocampo dell’Inter

Achraf Hakimi, un treno al servizio di Conte. È la grande spesa fatta dai nerazzurri nel mercato estivo, l’unica. Sta ripagando la somma versata, o ancora da versare, nelle casse del Real Madrid. Per colpire il Milan dovrà vincere il duello con l’altro treno, Theo Hernandez, ma già all’andata lo mise parecchio in difficoltà. Ha vissuto momenti di stagione nei quali è stato molto prolifico, ora non segna dal 10 gennaio a Roma contro i giallorossi. I suoi inserimenti fanno male a qualsiasi squadra, a qualsiasi avversario.

Nicolo Barella è il centrocampista totale, il più forte in questo momento in Italia. Se per Kessie abbiamo parlato di stagione della consacrazione, non si può non fare lo stesso discorso per l’ex Cagliari. La crescita la si vede nei numeri (3 gol e 6 assist in Serie A, contro il solo gol ed i 5 assist nell’annata ’19/’20). Prima era tanta quantità abbinata a qualità mai espresse fino in fondo, ora è totale. Ovunque in campo, è cresciuto anche nella gestione dell’aggressività: solo 4 cartellini gialli finora.

Marcelo Brozovic è colui che si vede poco, ma che si sente molto. Il lavoro nell’ombra del centrocampista croato è fondamentale per gli schemi di Antonio Conte. La fase di impostazione e la fase d’interdizione la fanno in pochi in Italia. Manca un po’ in zona realizzativa, fin qui solo una rete, ma contro i rossoneri ha già colpito. L’ingranaggio Inter funziona se lui fa bene, altrimenti sono guai.

Christian Eriksen alla ricerca del riscatto. La nuova vita del danese in maglia nerazzurra è partita proprio da un derby, quello di Coppa Italia. Il gol al 96′ ha regalato la semifinale alla squadra di Conte (poi persa) e ha ridato fiducia al numero 24. Sta cercando di adattarsi al gioco dell’Inter nel ruolo di mezzala, è lui che deve dare qualità con le sue geometrie. Reduce da qualche prestazione buona, il derby e le condizioni precarie di Vidal sono l’occasione per lasciarsi alle spalle il passato e diventare protagonista anche a Milano.

Ivan Perisic, se si parla di riscatto, è un altro giocatore in cerca della sua sistemazione corretta. Conte sta insistendo con lui da esterno sinistro nel centrocampo a 5, dopo che lo scorso anno lo giudicò inadatto al sistema di gioco. Dopo diversi alti e bassi, il croato sembra aver trovato un minimo di continuità di prestazione, ma è un attimo tornare a rivedere i bassi. Sul suo lato c’è Calabria, uno dei migliori nel suo ruolo quest’anno. Potrebbe soffrire la coppia Calabria-Saelemaekers, servirà un Perisic formato Lazio.

Stati di forma a confronto

MILAN

TONALI: 5,5 

KESSIE: 7

CALHANOGLU: 5,5

INTER

HAKIMI: 6,5

BARELLA: 7,5

BROZOVIC: 6,5

ERIKSEN: 6

PERISIC: 6

Milan: Franck Kessie e Hakan Calhanoglu – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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