Il Milan ha concluso oggi con la roboante vittoria per 9-0 contro il Perth Glory la sua tournée asiatica-australiana. Oltre al match di oggi i rossoneri hanno affrontato Arsenal (sconfitta 1-0) e Liverpool (vittoria 4-2), match decisamente più testanti viste le qualità degli avversari che erano anche più avanti nella preparazione.
Nonostante le tre partite per ora giocate siano stati solo dei semplici test hanno mostrato alcuni interessanti spunti in vista della prossima stagione, che per il Diavolo inizierà il 17 agosto con la sfida di Coppa Italia col Bari.
Difesa: le parole d’ordine sono solidità e flessibilità
Come ci si poteva aspettare con l’arrivo di Max Allegri sulla panchina la fase difensiva è cambiata radicalmente rispetto alle ultime due stagioni. Il primo punto fermo è la solidità e per arrivarci il nuovo staff ha riabbassato l’assetto, soprattutto con le squadre che tengono palla e portano tanti uomini in avanti. Come visto con Arsenal e Liverpool infatti l’idea vista negli ultimi anni di pressare fin da subito altissimo, con la difesa sulla linea di centrocampo, è stata abbandonata a favore di un approccio più attendista e coperto.
Un altro elemento fondamentale della nuova fase difensiva del Milan è la flessibilità: nei 3 match visti per ora il Milan è partito sia con la difesa a 3 (a 5 in momenti di difficoltà) che con quella a 4, e ha spesso cambiato in corso d’opera. Nel corso di una stagione riuscire a cambiare modulo e approccio in base ai giocatori a disposizione e all’avversario può essere decisivo e iniziare a insegnare alla squadra i movimenti giusti e le distanze per ogni modulo, non riducendosi quindi a farlo per necessità ma senza studio come visto con altri allenatori, è certamente un’ottima idea.
Centrocampo: con (almeno) un altro rinforzo si può finalmente parlare di reparto completo
Negli ultimi anni al centrocampo del Milan è sempre mancato qualcosa nei titolari o nelle riserve sia per numeri che per diversità di interpreti. La sensazione al momento è invece che considerando Luka Modric che si unirà ai compagni settimana prossima e almeno un altro innesto come Ardon Jashari quest’anno il reparto possa essere finalmente completo.
Immaginando una formazione con 3 centrocampisti Allegri avrebbe a disposizione Ricci, Modric, Loftus-Cheek, Fofana, mister x, Musah e Bondo, con gli ultimi due possibili partenti. Il mediano titolare sarà presumibilmente Ricci, ma anche Modric e Fofana possono giocare lì in caso di evenienza, mentre per i due posti come mezzali si giocheranno il posto Fofana, Loftus-Cheek, Modric e Jashari o chi per lui. A questi andrebbe aggiunto un altro elemento in caso di partenza di Musah e Bondo per dare ad Allegri un reparto veramente competitivo.
Attacco: Leao è sempre al centro, ma può respirare di più
Che Rafa Leao sarebbe stato il perno dell’attacco di Max Allegri si sapeva dal suo arrivo e le prime partite non hanno fatto cambiare idea a nessuno. Il numero 10 è da anni il giocatore più talentuoso in rosa ma non sempre è riuscito a dimostrarlo, probabilmente perché troppo ingabbiato, cosa che nei match della tournée non si è vista.
Nelle ultime stagioni, nonostante l’idea di partenza non fosse sempre quella, spesso il Milan in fase offensiva, soprattutto in momenti difficili, ha utilizzato la vecchia tattica del “palla al più forte e speriamo combini qualcosa”. Leao ha sempre fatto il suo, ma anche un’ala con le sue qualità quando è costretta a sostenere il peso di ogni manovra e viene quindi raddoppiata se non triplicata fa fatica.
In queste prime uscite invece il portoghese è stato più libero di svariare, partendo anche più al centro in alcune occasioni. Con maggiore autonomia il classe ’99 del Milan può tornare ad essere pericoloso e non solo a intermittenza.


