HomeNewsKalulu: "Voglio arrivare al top, senza limiti. Pioli lo stimo tanto. Lo...

Kalulu: “Voglio arrivare al top, senza limiti. Pioli lo stimo tanto. Lo Scudetto? Alla mia famiglia dissi che…”

Il difensore del Milan, Pierre Kalulu, è stato protagonista di una nuova puntata del format “On the road”, ideato dal club rossonero in collaborazione con il partner BMW: “Ho un rapporto molto bello con i tifosi: sono molto affettuosi. Quando senti che la gente ti ama, sei sempre più felice. Perchè vivo a Varese e non a Milano? Già in Francia vivevo in una città tranquilla. Mi piace tanto stare a casa e ho scelto un posto tranquillo che è anche più vicino a Milanello, così anche quando mi devo svegliare la mattina faccio presto. Milano è una città in cui c’è tutto, come se fosse una capitale, tra negozi e ristoranti. Quando hai bisogno di qualcosa, a Milano la trovi”.

Kalulu parla della sua infanzia: “Il mio primo allenatore Roger Martin mi ha insegnato tutte le basi, la visione del calcio: più verso l’intelligenza che sulle capacità fisiche. E’ stato molto importante per me. Quando torno vado sempre a trovarlo. Adesso è tifoso del Milan: gli ho regalato una tuta e ogni volta che può la mette. Lui è orgoglioso di me, ha sempre avuto fiducia. Mio fratello Joseph, il più piccolo, gioca a Saint-Priest adesso: siamo tutti calciatori. I miei genitori hanno puntato tanto sulla scuola. Io ero bravo in classe, ero un buon studente. Loro hanno voluto che arrivassimo fino alla maturità francese ma anche per noi e il calcio hanno fatto tutto. Li ringrazierò per sempre. La mamma si emoziona di più, mio padre è più razionale”

Kalulu parla poi della sua vita privata: “Sono molto casalingo. Amo fare tante cose e se esco è solo per fare una cosa, non esco a caso: devo avere un obiettivo. Quando esco mi piace andare a comprare vestiti o al ristorante alla sera. In Francia mi piaceva tanto andare al cinema: mi piacciono tutti i film Marvel e anche l’Universo DC. A casa guardo le serie tv: le due che bisogna vedere per forza sono Game of Thrones e Vikings. A casa della mia famiglia ho un cane che si chiama Caesar: molto forte ma se non ti conosce… fa come me con gli attaccanti. Costruire una famiglia? Ora sono libero: per me l’amore non è una cosa che si cerca ma che arriva. Sicuramente mi vedo come padre e vorrei avere una famiglia. Tra poco mio fratello avrà una figlia e si vede che è una cosa molto bella. Devo essere il miglior zio del mondo: sarò uno zio che le darà tutto. Ho un gruppo WhatsApp con i miei familiari: si parla di tante cose, non solo di calcio, ci diamo consigli. Il non vederli, come accadeva prima, è strano… Un po’ mi manca. Non sono ancora riusciti a venire a San Siro; loro lo vedono pieno, è incredibile, quest’anno provo a portarli..”.

Kalulu prosegue: “Già venire al Milan, in generale, è un rischio; poi, sul campo si rischia tanto anche per il nostro tipo di calcio. Poi ci penso io a recuperare? Noi lo facciamo per spettacolo, per far divertire la gente. Da quando sono qui, sono cresciuto più veloce rispetto al solito. Lo Scudetto? Il gol di Giroud nel derby ha cambiato tante cose, avevamo un ritmo incredibile… Ma anche a Roma con la Lazio, quella con la Fiorentina, ma anche un po’ prima… Io lo avevo detto in famiglia: noi avevamo cambiato il morale verso le partite, potevamo vincere contro chiunque, anche giocando meno bene del solito arrivavamo all’obiettivo; sentivi che l’avversario aveva un po’ più di timore. È vero che è facile dire queste cose dopo, ma io lo sentivo già da prima… La festa è stata veramente incredibile. Tutti dicono che quando sei giovane non senti che hai vinto lo Scudetto, ma quando ho festeggiato con tutta la gente ho detto: ‘Ma no, abbiamo fatto una cosa molto importante’. Ho imparato tutti i cori dei tifosi, perché dallo stadio sentivo solo come una musica…”.

Ancora Kalulu: “Quando perdi ti devi fare una domanda: cosa ho sbagliato? Cosa ho fatto di male? E devi avere la forza di ricominciare. Il tuo orgoglio è toccato, quindi cerchi riscatto. Ok va bene, ho sbagliato, ma poi vado a dimostrare a tutti che era solo un caso e che sono più forte. Lo so che lo devo dimostrare sempre. Bisogna dimostrarlo sul campo. È lì che si vede il vero me stesso, c’è l’adrenalina”.

Kalulu conclude: “Il primo allenatore ha sempre un posto speciale. Pioli lo stimo tanto, anche per i valori che dà al gruppo. Lui vuole che facciamo sempre di più. Siamo un bel gruppo, tutti ci vogliamo bene. Ibrahimovic? Lui, sin dall’inizio, voleva sapere chi fossi, era curioso. Mi stava dietro, mi dava consigli, rispetta il mio lavoro. Mi dice di avere fiducia sul campo. Voglio arrivare al livello top, senza limiti. Sono convinto di potercela fare. È solo l’inizio ora, tra 10 anni potrò dire di averlo detto…”.

Milan: Pierre Kalulu (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Pierre Kalulu (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Altre notizie

Verso Milan-Genoa: i precedenti delle due squadre con l’arbitro Guida

È Marco Guida della sezione di Torre Annunziata l'arbitro scelto dall'AIA per il match...

Champions League, da venerdì 13 la vendita dei biglietti per Milan-Girona

Il prossimo impegno del Milan in Champions League sarà mercoledì 22 gennaio 2025 alle...

Genoa, seduta tattica in vista del Milan: il report dell’allenamento odierno

Anche il Genoa si sta preparando in vista dell'impegno contro il Milan di domenica...

Un Fonseca “Contiano”, ma che appare più solo: le spalle sono abbastanza larghe per resistere?

Non è facile essere milanisti! E nessuno lo sa meglio... dei milanisti. Quante volte...

Ultim'ora

Verso Milan-Genoa: i precedenti delle due squadre con l’arbitro Guida

È Marco Guida della sezione di Torre Annunziata l'arbitro scelto dall'AIA per il match...

Champions League, da venerdì 13 la vendita dei biglietti per Milan-Girona

Il prossimo impegno del Milan in Champions League sarà mercoledì 22 gennaio 2025 alle...

Genoa, seduta tattica in vista del Milan: il report dell’allenamento odierno

Anche il Genoa si sta preparando in vista dell'impegno contro il Milan di domenica...