Non è stata la miglior partita di Giroud al Milan. Eufemismo. Milan-Atalanta ha evidenziato, se mai ce ne fosse bisogno, quella che è l’impellente priorità del Milan per il prossimo mercato estivo. Non tanto per il risultato, un 2-0 – quasi – senza possibilità di replica, ma quanto per la “sofferenza” e l’evidente mancanza di gol là davanti. Un tipo di gioco che ricorda quello della Francia ai Mondiali 2018 che come centravanti aveva proprio Olivier Giroud.
Uno sporco lavoro. Da regista offensivo. È quello che gli chiede Pioli per dare equilibrio e far funzionare la macchina offensiva. Non forse una macchina da gol ma sicuramente una che ti può portare lontano. Delle prime tre, il Milan è la squadra che ha segnato meno ma è quella che – per il momento – ha più punti di tutte. La mancanza di un bomber si è fatta sentire ma solo in alcuni momenti, sopperita prontamente da quello che un bomber non è ma che lo è diventato quest’anno. Rafael Leao.
Il portoghese è l’unico giocatore rossonero ad essere arrivato in doppia cifra. Anche in questo caso, delle squadre di vertice, è il Milan l’unica ad avere un solo giocatore che supera i 10 gol. Tornando a Milan-Atalanta, l’unica giocata degna di nota di Giroud è un fallo guadagnato appena fuori area che aveva fatto gridare a qualcosa di più ma che poi non è stato. Nulla. Il fallo infatti non è stato fischiato ed il numero 9 si è preso anche un cartellino giallo per eccesso di nervosismo. Forse dovuto anche al fatto che il suo primo tempo è stato impalpabile. Pochi i palloni giocabili. E di questi pochi, non quelli adatti a lui. Un lavoro “alla Ibra” per uno – e non il solo – che Ibra non è.
Le sponde di Olivier non sono state quelle di Zlatan. Ma non sono state soprattutto le solite. La soluzione precaria del mediano prestato alla trequarti non ha favorito il killer instinct del francese anche se i corsi e ricorsi storici rimandano a quel Mondiale di Russia 2018. La spedizione francese è stata un trionfo ma lui, in tutta la manifestazione, non ha effettuato nemmeno un tiro in porta. Un caso strano, più unico che raro, ma che nel calcio può esistere e riecheggia nella storia.
I tifosi rossoneri sperano nel parallelismo con quella Nazionale. Un trionfo finale meritato e di manifesta superiorità. Se sarà così anche per il Milan non lo sappiamo ancora ma l’interpretazione di Olivier Giroud è stata quasi la stessa. Qualche gol in più, anche molto importante, ma quel lavoro per la squadra lo contraddistingue sempre. Forse anche troppo.
