Quella andata in scena questo pomeriggio a Milanello è probabilmente la prima, o quantomeno una delle pochissime, conferenze stampa in cui Paulo Fonseca non ha pronunciato la parole “scudetto”. Per dichiarandosi ottimista e fiducioso di risalire la classifica, il tecnico rossonero ha ammesso con franchezza: “Non è perché si vince che bisogna pensare che vada tutto bene. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi, è importante lavorarci. Abbiamo vinto a Bratislava: va tutto bene? No“.
Insomma, l’allenatore portoghese si è vestito di realismo, in una situazione che vede il suo Milan lontano dalle posizioni che contano in campionato e – seppur messo bene in Champions League e con un calendario sulla carta favorevole – ancora prigioniero di alti e bassi, che lo hanno portato a tenere in bilico il risultato fino all’ultimo minuto anche contro il modesto Slovan Bratislava. Ora i rossoneri sono attesi da un vero tour de force, che, senza voler andare troppo avanti, significa tre partite in sei giorni. Si inizia domani contro l’Empoli, si prosegue martedì in Coppa Italia e si conclude venerdì prossimo a Bergamo contro l’Atalanta.
Fonseca non si fida di D’Aversa: il campo i suoi migliori
E Fonseca fa bene, anzi benissimo, a non pensare già alla spettacolare banda di Gasperini, perchè quello di domani è un appuntamento da non sbagliare, l’ennesimo della stagione. L’Empoli va sconfitto, senza se e senza ma, magari tenendo la porta inviolata: quella di D’Aversa è una squadra da non sottovalutare perché ha la quarta miglior difesa del campionato ed in questa prima parte della stagione ha già dimostrato di saper far male alle grandi, con la vittoria all’Olimpico contro la Roma ed il pari imposto alla Juventus.
Ecco, dunque, che Fonseca manderà in campo quella che per lui è la formazione migliore, composta dai suoi uomini di fiducia: la coppia centrale Gabbia-Thiaw è quella che, per stessa amissione dell’ex Lille, “è più stabile dell’altra (Tomori-Pavlovic, ndr)”, Emerson Royal e Musah sono i titolari della fascia destra, con buona pace di Calabria e Chukwueze. Forse anche un modo per proteggere di più la difesa con un centrocampista in più. Magari lo stakanovista Fofana avrebbe potuto riposare, complice anche la diffida che pende sulla sua testa come una spada di Damocle, ma Fonseca non vuole sbagliare ed è pronto a correre il rischio di una squalifica del francese contro l’Atalanta. Per il turnover c’è il Sassuolo…