HomeIn evidenzaCentrocampo nuovo, centrocampo completo. Ecco il vero segreto del Milan

Centrocampo nuovo, centrocampo completo. Ecco il vero segreto del Milan

In estate, dopo la cessione di Tonali, in tantissimi erano giustamente preoccupati per le sorti del centrocampo rossonero, oltre che per il futuro di tutta la squadra. Il Milan aveva perso la sua anima, il suo leader carismatico e questa perdita si andava ad aggiungere a quelle che, in poco tempo, avevano visto la rosa essere privata anche delle geometrie di Bennacer, a causa del bruttissimo infortunio di maggio scorso, della fisicità e dinamicità di Kessie e della classe di Calhanoglu. Il centrocampo che in pochi anni aveva fatto tornare il Milan ad essere protagonista in Italia e in Europa non c’era più, era sparito. Tra lo scetticismo generale, però, Pioli, Furlani e Moncada avevano già individuato le figure giuste per ricostruire il reparto nevralgico della squadra. Per circa 60 milioni di euro arrivano Loftus-Cheek, Reijnders e Musah. Giocatori importanti, certo, ma che si pensava avessero avuto bisogno di tempo per inserirsi all’interno dei meccanismi della squadra.

I nuovi e i vecchi, il centrocampo risponde presente

Eppure, al netto dell’impatto strabiliante di Pulisic, i tre centrocampisti arrivati in estate sembrano essere, almeno al momento, gli acquisti più azzeccati di questo nuovo Milan che va alla sosta con il primo posto in classifica in solitaria e sette vittorie su otto partite di campionato. È proprio il caso di dire, infatti, che il vero segreto e punto di forza della squadra sembra essere proprio il centrocampo. Al netto della debacle totale nel derby, infatti, i rossoneri hanno subito soltanto tre reti in stagione, fin qui, Champions inclusa. Molto merito di questo invidiabile score sta sicuramente nel lavoro e nella capacità di essere incisivi nella doppia fase dei tre centrocampisti che a turno giocano titolari. L’impatto dei tre nuovi arrivi in quel reparto è stato devastante e per certi versi sorprendente. Così come è stato positivo l’apporto dato fin qui da Krunic, sempre prezioso e attento davanti la difesa; della sua alternativa Adli, su cui c’è ancora tanto da lavorare e insistere, ma che ha già dimostrato di essersi meritato la fiducia e di poter stare nell’attuale rosa rossonera e a suo modo anche di Pobega, tanto criticato, soprattutto dagli stessi tifosi rossoneri, ma sempre prezioso quando viene impiegato. E, tutto questo, aspettando Ismael Bennacer che, in questo nuovo centrocampo, quando starà bene, potrà essere davvero la ciliegina sulla torta di un reparto equilibrato e completo.

Da Reijnders a Musah, l’impatto devastante del nuovo centrocampo rossonero

Ma veniamo ai nuovi. Il più sorprendente, soprattutto per chi ancora non lo conosceva, è sicuramente Tijjani Reijnders. L’olandese è davvero un calciatore di altissimo livello e profilo. Centrocampista totale e, come si dice ora, box tu box. Te lo ritrovi in aerea a ripiegare e a dare una mano ai compagni in difesa e poi, trenta secondi dopo, a buttarsi in quella avversaria per cercare l’inserimento vincente. Sa verticalizzare, sa rallentare o accelerare i ritmi della manovra, vede linee di passaggio che in pochi vedono. Gli manca il gol, ma soprattutto un po’ di precisione al tiro e sottoporta. Se migliora in quel fondamentale può davvero diventare un top in Europa nel ruolo. Ruben Loftus-Cheek, invece, si conosceva già, ma veniva da anni bui, in cui aveva giocato poco ed era spesso ai box per problemi fisici. Ecco, questo, continua ad essere il suo vero tallone d’Achille, ma l’inglese nel nostro campionato ha già dimostrato di essere dominante. Se sta bene fa la differenza. Ha tecnica, fisicità e un buon tiro da fuori. Speriamo il fisico lo accompagni per tutta la stagione. Infine, Musah. L’americano, ieri a Genova, ha firmato il suo primo assist in Serie A. Corre tanto, può giocare più interno o più esterno, ha dimostrato intelligenza tattica, buoni spunti palla al piede e tanta grinta nei ripiegamenti difensivi e nei contrasti. Non è certo un caso se, a soli 20 anni, conta già cento presenze tra Liga e Serie A. Anche lui, come Reijnders, non ha il gol nelle corde e deve migliorare nelle conclusioni in porta, ma anche il suo sembra essere un acquisto lungimirante ed azzeccato. Il centrocampo del Milan, insomma, fa luccicare gli occhi e sembra avere ancora ampi margini di miglioramento, oltre a prospettive davvero importanti.
Milan: Yunus Musah (Photo Credit Agenzia Fotogramma)
Milan: Yunus Musah (Photo Credit Agenzia Fotogramma)

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