Raoul Bellanova, attuale terzino del Torino uscito dalle giovanili del Milan, è stato intervistato da SportWeek. Tra le tante curiosità riguardanti l’ex Inter, ecco come il classe 2000 ha affrontato l’uscita dal mondo rossonero.
“Sono interista sin da piccolino perché in famiglia sono sempre stati tutti interisti. A 19 anni vado a Bordeaux, città del vino: purtroppo non lo bevo, non mi sono gustato nemmeno questo. È stata una parantesi brutta e bella della mia vita. Brutta perché non ho mai giocato. Bella perché mentalmente mi ha fatto capire che il calcio dei grandi non era facile come sembrava: esco dalla Primavera come il bimbo prodigio del Milan, ma in Ligue 1 faccio una presenza. È stata colpa mia: non avevo la mentalità, peccavo su tanti aspetti comportamentali. Ero una testa calda. Sono rimasto un po’ permaloso, ma sono cresciuto tanto grazie all’aiuto di un mental coach. Una volta, il rimprovero del mister lo prendevo sul personale, oggi lo faccio mio per migliorarmi“.