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Theo e Giroud un Mondiale da protagonisti, un Mondiale da star (comunque vada)

Theo Hernandez ed Olivier Giroud. Dopo tantissimi anni il Milan avrà due rappresentanti nella finale di una Coppa del Mondo, l’evento calcistico più importante del Pianeta. Due elementi chiave per il gioco e lo scacchiere tattico di Mister Stefano Pioli da tempo, ma che, alla vigilia del Mondiale, invece, non lo erano del tutto per Didier Deschamps, ct dei transalpini. Nonostante fosse il secondo miglior marcatore della storia della nazionale francese (ora il primo, superando Thierry Henry) e avesse vinto da titolare già il Mondiale di quattro anni fa in Russia, Olivier partiva dietro, nelle gerarchie, a Karim Benzema e, solo l’infortunio del fenomeno del Real Madrid, ha permesso al rossonero di diventare titolare. Stesso discorso per Theo. Il treno rossonero, infatti, prima ignorato e convocato solo dal post fallimentare europeo dello scorso anno, protagonista nella vittoria della Nations League nell’autunno 2021, aveva cominciato il Mondiale come riserva del fratello Lucas e, solo il grave infortunio di quest’ultimo, gli ha permesso di diventare titolare e protagonista. Due destini paralleli, quindi, con i due ‘blues’ rossoneri che sono passati dall’essere riserve ad essere pedine fondamentali e decisive per l’approdo della propria nazionale in Finale. Ora, manca soltanto l’ultimo atto, la finalissima, la sfida di domenica a Messi e all’Argentina e la possibilità di diventare Campioni del Mondo e portare anche un po’ di Milan sul tetto del Pianeta.

Theo e Giroud, spazzate via le critiche

Francia: l'esultanza di Olivier Giroud dopo il gol contro l'Inghilterra (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Francia: l’esultanza di Olivier Giroud dopo il gol contro l’Inghilterra (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Vittoria finale che ovviamente condizionerà, almeno psicologicamente e poi di conseguenza anche fisicamente, il rientro di Theo e Olivier a Milanello e, probabilmente, anche il loro apporto per la seconda parte di stagione in rossonero. Ad ogni modo, però, comunque andrà a finire, il Mondiale dei due milanisti è stato ampiamente positivo e ha confermato, semmai ce ne fosse bisogno, la caratura, anche internazionale, del terzino e della punta del Diavolo. Solo chi non conosce alla perfezione Olivier, d’altronde, poteva avere ancora dei dubbi sulla sua importanza all’interno di una squadra. Giroud è un campione e lo è sempre stato, senza se e senza ma. I numeri, i successi, i trofei sono dalla sua parte. Tutto è dalla sua parte. Eppure, dopo qualche anno di troppe panchine al Chelsea, al momento del suo ingaggio, tantissimi, sia tra i tifosi che tra gli addetti ai lavori, avevano storto il naso, criticando l’operazione voluta fortemente da Paolo Maldini che, come al solito, alla fine ha avuto ragione. Olivier, l’uomo dai gol pesanti, l’uomo che ha spezzato la maledizione del numero nove che al Milan durava dai tempi del ritiro di Pippo Inzaghi, ha timbrato il cartellino, realizzando gol decisivi per la vittoria dello scudetto ed è diventato l’idolo dei tifosi milanisti. Evidentemente, però, ancora non bastava. Non tutti erano convinti che Giroud non avrebbe fatto rimpiangere Benzema, soprattutto in Francia, ed i malumori serpeggiavano non poco attorno all’ambiente transalpino. Il numero nove di Francia e Milan, però ha zittito ancora una volta le critiche e ha fatto ricredere ancora una volta gli scettici e con i suoi 4 gol, ma non solo, ha contribuito alla cavalcata straordinaria della sua Nazionale.

Theo Hernandez e la definitiva consacrazione internazionale

Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Capitolo Theo. Il terzino rossonero è da tempo uno dei punti di forza del Milan. Nelle prime stagioni era già diventato un idolo dei milanisti, ma spesso veniva criticata la sua superficialità e leggerezza in fase difensiva e alcuni atteggiamenti sopra le righe. Nelle ultime due stagioni anche questi difetti stanno via via scomparendo ma, tra gli addetti ai lavori e i tifosi di altre squadre, alcune critiche continuavano a cadere. Se con il Milan Theo da tempo era diventato decisivo e quasi sempre incontenibile, una consacrazione internazionale di un certo livello, in realtà, mancava ancora. Ecco, questo Mondiale per Theo ha significato questo: consacrazione internazionale definitiva. Due assist, una corsia di sinistra con Mbappè da urlo, buona fase difensiva (al netto di un paio di incertezze) e, ciliegina sulla torta, il gol decisivo di ieri in semifinale contro il Marocco che ha portato la Francia in finale. Probabilmente, era difficile anche solo sognare di meglio. Ed ora, finalmente, quello che i tifosi rossoneri dicono da tempo, è divenuto realtà ed è sulla bocca di tutti: Theo Hernandez è davvero uno, se non il terzino sinistro più forte al Mondo.

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