Imprendibile, inarrestabile, straripante: chiamatelo come volete, ma al San Paolo è tornato a brillare Theo ‘turbo’ Hernandez. Dopo alcune settimane sotto i riflettori, non per le solite falcate ma per una condizione psico-fisica al di sotto dei suoi livelli, il francese ha deciso di premere l’acceleratore con un tempismo perfetto. Quale miglior gara per riconfermarsi se non nella tanto attesa ‘prova scudetto’? Con un Napoli super offensivo serviva un terzino in grado di contenere le incursioni dei quattro lì davanti ed un ala aggiunta che sapesse ribaltare velocemente l’azione, colpendo in contropiede. Esame superato a pieni voti. Infatti secondo tutti i giornali, nonché nelle nostre pagelle, Theo è stato secondo solamente ad Ibrahimovic – autore di una doppietta importante – e a Gigio Donnarumma – decisivo in almeno quattro occasioni.
Theo, finalmente equilibrio
Ma quel che spicca nella maestosa prestazione del terzino, oltre ai continui strappi a cui siamo abituati e al bellissimo assist, è la precisione nei recuperi difensivi. Che sia per corsa indietro o intervento normale, Theo ha messo in mostra una precisione mai vista finora. Nella testa di molti l’ex Real Madrid è quel classico terzino di spinta che pecca quando c’è da difendere o riconquistare palla. E fino a qualche mese fa questa tesi combaciava. Nell’ultimo periodo, invece, sembra di vedere un altro Theo, un ragazzo più equilibrato e meno irruento ma allo stesso tempo con la solita spinta che lascia tutti sul posto. Un bel segnale arriva già attorno al 20’ minuto, quando il terzino vanifica una rasoiata di Politano grazie ad un perfetto senso di posizione. Il duo Di Lorenzo-Politano ha faticato tutto il match ad imporsi su quella fascia sia in fase di contenimento che di costruzione per arrivare al cross. Infatti, le migliori occasioni si sono verificate quando l’ex esterno dell’Inter tagliava verso il centro per poi calciare verso la porta di Donnarumma.
Theo, ora testa al tour de force
La domanda che ora si pongono in molti è questa: Theo riuscirà a resistere in tutte queste partite ravvicinate? C’è davvero qualcuno in grado di non farlo rimpiangere? Se studiamo la batteria dei nostri difensori, l’unico che per caratteristiche assomiglia al francese è Diogo Dalot, che ha già mostrato buone cose in Europa League. Così facendo, però, lo stesso problema riemergerebbe sulla destra. Con Saelemaekers ai box – ed ormai adattato molto bene ad esterno d’attacco – e Conti e Kalulu ancora non pronti, chi garantirà un po’ di riposo a Calabria? Pioli ed il suo staff dovranno essere abili a conservare i due terzini titolari nelle giuste occasioni (Celtic e Sparta?) e lanciare dal primo minuto Dalot, a sinistra o a destra, e valutare se concedere spazio ad Andrea Conti, rientrato dall’infortunio. Quel che è certo è che a Theo (e Calabria) ogni tanto servirà del riposo. Per quanto si tratti un giocatore esplosivo e fisicamente attrezzato, scordiamoci un motorino in stile Napoli per un match ogni 72 ore.