Il nuovo sport preferito di Theo Hernandez: la polemica durante la sosta. Quest’anno è così, non c’è una pausa nazionali che il terzino francese può vivere in serenità. O almeno così sembra. La terza sosta della stagione lo vede per la terza volta protagonista in negativo e con il Milan che chiude la tranche campionato senza vincere.
Dal cooling break alla prestazione sottotono, Theo inizia le soste così
In principio era stato il pareggio con la Lazio, poi la sconfitta a Firenze e, adesso, il pareggio di Cagliari. Quello che balza all’occhio però è che tutte le partite hanno come comune denominatore il terzino francese. Che sia un malcontento, una prestazione negativa, o entrambe. Theo Hernandez prima e durante la pausa fa sempre parlare di sé.
Andando con ordine, il famoso cooling break di Roma ce lo ricordiamo ancora tutti. Lui e Leao manifestavano una distanza da Fonseca che, unita all’esclusione dall’undici iniziale, sembrava netta e irreparabile. Le due settimane di stacco non hanno fatto che alimentare polemiche e supposizioni per i due uomini migliori della squadra che in quel momento erano più fuori che dentro al mondo Milan.
Un mese dopo, la prestazione horror di Firenze. Un rigore sbagliato e un cartellino rosso, da capitano, in una serata che da compleanno da ricordare si è trasformata in compleanno da dimenticare. Anche in quell’occasione alla sosta non si è fatto che parlare di lui. Le settimane di pausa ed il rinvio della gara di Bologna hanno fatto il resto ed il suo rientro in campionato è arrivato quasi un mese dopo. E non è stato certo da incorniciare. Anche a Madrid, dove tutti hanno fatto bene, Theo forse è stato quello che meno ha brillato.
Ora un’altra sosta, puntuale come un orologio svizzero, dopo una prestazione da 4 in pagella. Con il Cagliari non è riuscito ad incidere in zona offensiva e peggio ha fatto in quella difensiva. Con i gol rossoblu che sono arrivati tutti o quasi dalla sua parte con sue colpe sparse qua e là. Come se non bastasse anche il cartellino, giallo, per eccesso di nervosismo è una tassa da pagare.
E il rinnovo? Anche questo argomento mette un po’ di pepe sulle questioni. Il Milan dopo una lunga fase di stallo ha avuto un incontro a Madrid la scorsa settimana con l’agente Quilon. Le parti sono d’accordo nell’andare avanti insieme ma tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare… e i soldi.
L’ingaggio da 4,5 milioni di euro sembra non bastare più ma qualche prestazione non all’altezza mette in discussione un adeguamento di contratto che giocatore ed agente si aspettano e spingono per avere. Il Milan dal canto suo non può e non vuole spingersi oltre una certa somma, ma a metà strada ci si può incontrare.
Se sul campo non tutto va per il meglio, non si può dire altrettanto di fuori. Nelle scorse ore l’annuncio della seconda paternità con una bambina in arrivo. Che questo lieto evento possa portarne altrettanti, magari questa volta sul campo. Per mettere finalmente la parola fine alle soste da incubo che stanno vivendo lui ed i tifosi milanisti. E fortuna che la prossima sarà tra quattro mesi.