HomeIn evidenzaMilan, la situazione in difesa. Tra certezze e incognite

Milan, la situazione in difesa. Tra certezze e incognite

La situazione in difesa in casa Milan per la prossima stagione e per il futuro è ancora tutta da delineare. Mentre in altri ruoli, come a centrocampo, esistono tre certezze da cui si ripartirà (Kessiè, Bennacer e Tonali), i giochi per la terza linea non sono ancora fatti del tutto. Molto dipenderà anche dalla posizione in classifica con cui i rossoneri finiranno questa stagione, ma soprattutto dalla qualificazione o meno in Champions League, crocevia fondamentale per indirizzare investimenti, strategie e politiche future. Al momento il Milan nel cuore centrale della sua difesa fa affidamento su Simon Kjaer, Fikayo Tomori, Alessio Romagnoli e Matteo Gabbia, oltre al giovane Pierre Kalulu che nel corso della stagione si è ben disimpegnato in quella posizione. Questa, quindi, è l’attuale situazione in difesa del Diavolo, una situazione che potrebbe cambiare nella prossima stagione ma, qualsiasi competizione europea ci vedrà protagonisti, la retroguardia non può prescindere da almeno tre “titolatissimi” affidabili.

La situazione in difesa. Il rientro di Caldara e i punti interrogativi

Mattia Caldara – MilanPress, robe dell’altro diavolo

La situazione in difesa e quelle che saranno le strategie future, come detto, dipenderà molto anche dalla competizione europea a cui il Milan parteciperà nella prossima stagione. Appare ormai certo, intanto, il rientro alla base di Mattia Caldara, andato in prestito per un anno e mezzo all’Atalanta, ma mai convincente e continuo e sempre alle prese con i tanti problemi fisici. L’ex juventino partirà in ritiro con la squadra, poi toccherà a Stefano Pioli decidere il suo futuro. Al momento sembra lontano da Milanello anche perché società e allenatore sembrano voler dare piena fiducia a Matteo Gabbia, anche lui poco fortunato con gli infortuni in questa stagione, ma spesso positivo nelle sue prove da titolare e subentrato. Questo per quanto riguarda l’ultimo centrale che dovrà completare la rosa dei quattro a disposizione del tecnico rossonero, ma da chi sarà composta quella dei tre titolarissimi? Tomori è arrivato in prestito e per restare dovrà essere riscattato a 28 milioni, mentre Kjaer e Romagnoli hanno un contratto in scadenza nel 2022. Insomma, la situazione in difesa è ancora tutta da definire, ma vediamo quali sono i possibili scenari.

Situazione in difesa, Tomori resta con la Champions. Quale futuro per Romagnoli?

Milan: Alessio Romagnoli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Alessio Romagnoli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

La possibilità di giocare o meno la Champions League, come detto, sposta molto circa le strategie di Casa Milan. Qualche settimana fa circolava la voce di alcuni tifosi addirittura intenzionati ad aprire un crowdfunding per il riscatto di Tomori, ma per l’anglocanadese sarà fondamentale la qualificazione ai gironi della coppa più ambita. Se il Milan dovesse arrivare tra le prime quattro, Tomori dovrebbe restare, altrimenti, visto anche il prezzo elevatissimo del suo riscatto, la situazione in difesa cambierebbe e non poco. Simon Kjaer sarà ancora una colonna portante della difesa per il prossimo anno, sperando che i guai fisici non siano un problema ricorrente come in questa stagione, ma la sua età ed il contratto in scadenza nel 2022 non possono far pensare al danese come il futuro della retroguardia rossonera. Ed arriviamo alla questione più spinosa: Alessio Romagnoli. Il capitano rossonero, che da poco ha ricominciato ad allenarsi in gruppo dopo l’infortunio che lo tiene lontano dai campi da circa un mese, ha anche lui il contratto in scadenza nel 2022, ma soprattutto non ha mai convinto del tutto, sia in questa stagione che nel corso della sua avventura in rossonero. A Casa Milan sono settimane di riflessione, viste anche le pretese che Mino Raiola sembra avere per il suo rinnovo. Qualche giorno fa era circolata la voce, poi smentita dallo stesso Milan, di un possibile scambio con Bernardeschi della Juve, ma ad ogni modo il futuro del Capitano appare quanto mai incerto.

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