HomePrimo PianoDa possibile rimpianto a peso da sistemare: come fare con Caldara?

Da possibile rimpianto a peso da sistemare: come fare con Caldara?

L’addio di Mattia Caldara era stata salutata con grande malumore da parte dei tifosi del Milan. Il sentito popolare era che non si potesse “regalare” un giocatore in prestito biennale con un riscatto a soli 15 milioni. Tanto meno se al suo posto si fosse preso Simon Kjaer, che arrivava da una prima parte di stagione con l’Atalanta quanto meno rivedibile. Ora, dopo quasi due anni e a pochi mesi dalla scadenza del prestito, Caldara tornerà in rossonero. Lo ha confermato il suo stesso agente, facendo capire come l’Atalanta non abbia nessuna intenzione di investire sul difensore.

Con il senno di poi, la dirigenza rossonera ci aveva visto lungo sul difensore ex Juventus e Atalanta. Ma adesso che fare? La batteria dei centrali del Milan attualmente conta su 3 giocatori di proprietà dei rossoneri e uno da riscattare come Tomori. Su Gabbia la società vuole investire e pensa alla riconferma, Kjaer è un punto saldo, Tomori verrà riscattato a meno di colpi di scena. Il nome più in bilico è quello del capitano Alessio Romagnoli, ma sarebbe incauto sostituirlo con il cavallo di ritorno Caldara.

Tutto porta ad un Caldara lontano da Milanello, ma a che condizioni? In stagione il difensore ha collezionato appena 8 presenze: 5 in campionato, 2 in Coppa Italia e 1 in Champions League. Una miseria, il tutto condizionato da un lungo infortunio avuto ad ottobre che ha condizionato tutta la stagione. Visti i numeri, pensa ad una cessione a titolo definitivo, alle cifre richieste dal Milan è da escludere. Per non fare minusvalenza servono almeno 15 milioni, impensabili da trovare.

La soluzione più probabile sarà quella di un altro prestito, cercando di inserire delle condizioni che portino al riscatto definitivo. Ma anche qui bisognerà trovare una squadra che: possa garantirgli lo stipendio o almeno in gran parte e che abbia voglia di investire sul giocatore. Inoltre, come già visto nell’esperienza al Milan, il collocamento tattico del difensore sarà molto importante, visto che sembra poco incline a giocare in una difesa a 4.

Tante problematiche a cui dovranno far fronte Maldini e Massara, alla faccia di chi vedeva Caldara come un possibile rimpianto.

Mattia Caldara – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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