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Scelte e strategia di mercato: quella sensazione di essere sempre in ritardo rispetto a tutto il resto

La vittoria in Supercoppa Italiana, un trionfo per le modalità con le quali è arrivata e considerando il peso storico degli avversari, non può rappresentare l’unica soluzione – ovviamente – per risolvere alcuni problemi del Milan dal punto di vista strutturale. Serve ancora tanto tempo per sistemare alcune situazioni in campo, lo sa Conceiçao che non ha fatto altro che “sgridare” i suoi dalla sfida col Cagliari e quella di Como. Lo sa la dirigenza, che sta provando a rimettersi in pari, in una fase di stagione troppo delicata, da cui passa probabilmente una grossa fetta del risultato finale.

L’obiettivo principale del Milan è quello di proseguire il cammino in Champions; un cammino ben avviato grazie al gruppo squadra e – diciamolo – al buon lavoro fatto da Fonseca insieme ai calciatori: tutti insieme, capaci di ribaltare una situazione negativa (due sconfitte alle prime due partite) e proiettarsi verso la concreta possibilità di accedere agli ottavi di finale della competizione, senza passare dai playoff. A questo, si aggiunge ovviamente l’obiettivo principale: raggiungere il quarto posto.

Questa rosa è pronta per farlo? Teoricamente sì, ma ci sono delle situazioni su cui è necessario un approfondimento, che si lega poi – inevitabilmente – alle scelte di mercato e ai colpi da sfruttare. A parte il pacchetto difensivo, che possiede diversi interpreti e validi, si ha la sensazione, giorno dopo giorno, partita dopo partita, che la coperta sia troppo corta. In mediana Reijnders e Fofana sono chiamati agli straordinari da oramai troppi mesi, e il calendario (folle, non solo per il Milan) non aiuta. In loro soccorso è tornato finalmente Ismael Bennacer, importante leader che sta provando a rientrare nelle rotazioni: l’algerino fa però troppa fatica e nel frattempo questo va discapito dei due titolarissimi, oltre che del gruppo squadra in generale. Insieme a loro Musah, che non è propriamente un mediano e Loftus-Cheek, troppo spesso fermato ai box.

Milan: Alvaro Morata, Christian Pulisic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Alvaro Morata, Christian Pulisic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Discorso analogo, soprattutto in queste ultime settimane, per il reparto offensivo. Chukwueze indisponibile, Jovic praticamente fuori progetto, Okafor quasi ceduto ma rispedito al mittente perché non in condizione. E adesso problemi per Pulisic e Morata, altri due uomini chiamati agli straordinari in queste settimane, soprattutto lo statunitense. Per la sfida contro la Juventus, e probabilmente non solo questa, Conceiçao avrà a disposizione soltanto Jimenez, Abraham, Camarda, Leao, Omoregbe.

Situazione difficile, non supportata dalla gestione di un mercato che forse aveva bisogno di colpi mirati, calciatori pronti e funzionali per correre in soccorso di questa situazione. Ma tra le ipotesi e la concretezza ci passa sempre qualche step di troppo: il Milan oggi non è strategicamente pronto a saper sfruttare le opportunità del mercato di gennaio, comunque vada il discorso Rashford che a prescindere sta andando per le lunghe. E intanto il tempo passa…

Milan: il cerchio di gruppo (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: il cerchio di gruppo (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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