È l’ultima giornata di un campionato che ha visto il Milan andar oltre i suoi limiti, oltre le sue possibilità, oltre le previsioni di tutti gli addetti ai lavori. È ciò nonostante, ancora non è stato fatto nulla se non esser tornati ad emozionarci e sentire tensioni sopite da tempo.
Per lo step decisivo servirà seriamente una grande prestazione. L’avversario ha dichiarato in tutti i modi che sarà partita vera, che darà il massimo, che proverà legittimamente a vincere. Il Sassuolo è una squadra che all’andata ha vinto in apparenza anche con facilità pur andando sotto, ma fedele alla sua identità di gioco ha costruito e realizzato quella che fu un’impresa.
Per vincere contro chi gioca a viso aperto occorre stupire. Stupire tatticamente un’altra volta, togliere riferimenti, aggredire e stare corti. Nell’uomo contro uomo ci saranno tanti duelli, un po’ come contro Verona e Atalanta.
Qualche dubbio di formazione tra i rossoneri pertanto è anche bello ci sia. A destra Calabria o Florenzi? In mezzo staffetta Tonali-Bennacer? Davanti dal primo minuto potrebbe partire Rebic dopo mesi nei quali o è stato in infermeria o è subentrato?
Interrogativi che possono pesare o esaltare le caratteristiche di questo Diavolo. Sempre diverso e sempre uguale. Perché in fondo è così da due anni a questa parte e si spera questo possa rappresentare il trend dell’immediato futuro, avversari permettendo.
