Vice Ibra sì o vice Ibra no? La questione attaccante è il tema di mercato più discusso, perché se da una parte non è semplice trovare qualcuno che sappia fare da secondo – visto che Ibra se sta bene le gioca tutte – dall’altra non è detto che lo svedese rimanga sempre al top della forma e lo dimostrano i due infortuni consecutivi di novembre e dicembre. La proprietà su questo ha preso una posizione chiara: se Zlatan non ci sarà, le alternative in casa ci sono e saranno sfruttate. La priorità di Elliott è rimpolpare i reparti in cui le assenze pesano, anche oggi, come il centro-difesa, poi si farà attenzione alle opportunità.
Vice Ibra, si rivedono i gol di Leao, Rebic e Calha
Maldini ha ripetuto a più riprese che l’attaccante non è nella lista dei desideri della proprietà perché c’è fiducia in Leao, Rebic e Colombo. Scelta che trova conferme nel percorso d’inizio stagione. Ma ora che l’asticella si è alzata, siamo sicuri che adattare un esterno (Leao o Rebic) o lasciare il peso dell’attacco sulle spalle di un ragazzino (Colombo) paghi fino infondo? Risposte importanti sono arrivate contro Sassuolo e Lazio, in cui si sono rivisti esultare Leao, Rebic e Calhanoglu. Senza Ibra sono loro che devono accendere la luce e, contro le grandi, le cose sono andate nel verso giusto. A Reggio Emilia Rafa ha messo da subito il match in discesa aggiudicandosi un primato importante, mentre contro la Lazio tutte e tre le reti sono passate dai piedi del duo Rebic-Calhanoglu, entrambi a secco proprio fino a quel match. Circostanze che danno ragione dunque alle scelte del fondo americano.
Vice Ibra, è dunque chiuso il discorso?
Le probabilità che nella seconda parte di stagione rimanga il solo Ibra come “9” sono parecchio alte. In queste settimane si parla molto di Jovic e di Scamacca, nomi che però, come raccolto dalla nostra redazione, non sono considerati degli obiettivi dalle parti di via Aldo Rossi. D’altronde, la proprietà non vuole stravolgere gli equilibri, specie di spogliatoio, e perciò non si andrà a comprare per il semplice gusto di farlo. Si andrà alla ricerca dell’occasione, come detto più volte, e di un profilo che sia in linea con i parametri della società e della filosofia di squadra. Ma non ci sarà da stupirsi se a fine gennaio il reparto rimarrà invariato. Del resto, non dimentichiamoci che per Leao si sono spesi 30 milioni e che Rebic è stato riscattato da poco dall’Eintracht, dunque la fiducia nei due è massima. E poi c’è sempre il baby Colombo, che proprio la dirigenza ha rifiutato di cederlo in prestito perché certa che sarebbe tornato utile a Pioli. Non è da escludere che i piani alti decidano di arrivare fino in fondo con questi quattro giocatori.