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Maldini: “I sogni ti fanno arrivare dove non pensavi. Il mercato sarà creativo, vice-Ibra? No”

Paolo Maldini ha concesso un’intervista ai microfoni di Dribbling quest’oggi. Ecco le parole del dirigente rossonero.

Sul Milan di oggi: “Mi rende felice per la maniera di giocare e di essere, per il suo coraggio. Tutte cose che abbiamo chiesto ai giocatori quando siamo arrivati qua“.

Sul segreto: “Il segreto è credere in quello che si fa, credere nei giocatori ed aspettarli. Avevamo bisogno di ricostruire una base, credo che il discorso fatto all’inizio sia poi proseguito anche l’anno dopo ed ora dopo 18 mesi arrivano i primi risultati. I giovani devono avere il tempo di adattarsi. Non tutti i club sono uguali, non tutti ti danno lo stesso stress, la stessa richiesta. Il Milan è un club che ti chiede tanto. Se tu prendi un giovane da un campionato diverso, ci vuole del tempo“.

Su Pioli: “Pioli ha tante caratteristiche da grande allenatore, abbiamo un ottimo rapporto e ci diciamo tutto. Quel gol dopo 6 secondi è una cosa irripetibile, ma se non la provi non succederà mai. I principi sono: lavorare forte, dimenticare i propri pensieri quando si entra nei cancelli di Milanello e concentrarsi su quello che viene chiesto“.

Su Ibrahimovic: “Lui affronta tutto molto di petto. È arrabbiato perché era molto vicino al rientro. I problemi muscolari in questo momento riguardano tutti i giocatori, anche visti gli impegni ravvicinati“.

Sul mercato: “Sarà un mercato magari creativo, magari alla ricerca di alcune opportunità. Ma non verrà stravolta la squadra. Vice-Ibra? Abbiamo Ibra e tante alternative, Leao, Rebic, Colombo, Daniel. Abbiamo fatto giocare i giovani come promesso e siamo primi in classifica“.

Milan: Paolo Maldini - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Paolo Maldini – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Maldini dirigente, padre e giocatore

Sulla sua avventura da dirigente: “Non ritenevo questa cosa necessaria dalla mia vita. Sono stato 9 anni fuori dal calcio, non con l’idea di ritornare prima o poi un giorno, ma con l’idea che se fosse successo me la sarei goduta

Sull’essere inserito nella top XI di France Football: “È un grande orgoglio, sinceramente è una cosa che mi ha fatto molto piacere. L’idea di giocare con tutti questi campioni è per me un sogno“.

Su Daniel Maldini, suo figlio: “Lui è ancora a casa con noi, quindi lo vedo tutti i giorni. Qua ci salutiamo in maniera normalissima. È un po’ quello che succedeva con me giocatore e mio papà allenatore. C’è la massima naturalezza perché lo sport in Generale è molto democratico. Tu sei qua perché vali, è lui se è qua lo merita. Ci sono tantissime cose che gli danno fastidio. È simile a quello che succedeva tra me e mio papà. Tornare a casa in macchina insieme dopo qualsiasi partita non era piacevolissimo. Le persone che ti sono più vicine quando ti dicono le cose sono quelle che ti fanno più male“.

Sul fatto che la dinastia Maldini continui il suo corso al Milan da 65 anni: “Questa cosa è speciale. La fortuna mia e di mio papà è di aver avuto molti successi. L’augurio per Daniel è che possa averne altrettanti“.

Sul fatto che dica sempre quello che pensa: “Quando hai avuto una vita bella e di successo, piena di rapporti personali più che soddisfacenti, è normale che la cosa più importante ottenuta sia l’indipendenza di pensiero. Ciò non significa stare bene all’interno di un’azienda. Credo che l’uomo con la sua testa faccia ancora la differenza“.

Sul ricordo di Sacchi: “Ancora adesso mi ricordo gli incubi andando a casa di tutte le cose che lui mi diceva del lavoro che ho fatto fisico. A distanza di 30 anni lui mi ha mandato un messaggio scusandosi, ma non era una cosa negativa. Era un ringraziamento fatto con pensieri di 30 anni fa, mi ha fatto diventare un perfezionista“.

I desideri per l’anno nuovo: “Un ritorno alla normalità. Per quanto riguarda il Milan è quello di non smettere di sognare. Io sono molto pratico e realista, però i sogni a volte ti fanno arrivare dove tu non pensavi di arrivare“.

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