Il Milan è amatissimo dai propri tifosi, soprattutto dall’era Pioli: l’allenatore di Parma ha riportato entusiasmo in una piazza troppo spesso vincente ma che stava affrontando anni di transizione. San Siro, in questo periodo, c’è sempre stato, e la squadra lo ha reso un fortino con delle vittorie importanti e con uno scudetto che mancava da troppo.
Un’interessante articolo della Gazzetta dello Sport riporta della grande fede della tifoseria nella propria casa, quel Meazza che verrà buttato giù ma che lascerà tanti strascichi nei ricordi degli amanti di calcio. Il Milan questa stagione ha avuto tantissimi spettatori a Milano: il dato più basso risale al match con la Dinamo Zagabria, con un anello della Curva Nord completamente chiuso, ed è da sottolineare come il match si sia giocato alle 18:45 di un giorno lavorativo. In Serie A, invece, il dato minimo è comunque eccezionale: 70.197 contro l’Udinese, nel weekend di Ferragosto. Ergo, la gente non va in vacanza per amore della squadra.
Stupisce la media che si può raggiungere qualora non calasse mai questo flusso: troppi i fattori che possono intervenire, tra scenari pandemici e magari un calo delle prestazioni della squadra di Pioli, ma di questo passo i cuori rossoneri a fine anno potrebbero essere 1.500.000. Numeri che fanno rabbrividire, pensando anche a quelli della scorsa, vincente, stagione: è vero che non c’era nessun presagio di trionfo, ma comunque si arrivò a 1.000.000 in tutto l’anno, con il tutto esaurito di Milan-Atalanta, gara finale a San Siro, a rendere gloria ad un’annata memorabile per questi numeri. Il Milan sta bene, i tifosi stanno bene. Ed ora, tutti allo stadio.