HomePrimo PianoUomini prima che calciatori: il Milan saluta Romagnoli e Castillejo

Uomini prima che calciatori: il Milan saluta Romagnoli e Castillejo

Il Milan, negli anni, ha cambiato (e non poco) le proprie ambizioni. Partita dopo partita, punti dopo punti, il percorso rossonero ha portato sempre più i suoi frutti. La forza di un gruppo sfavorito da tutti, che ha scalato le vette più alte, raggiungendo con pieno merito il risultato della conquista del diciannovesimo scudetto. Tanti calciatori sono passati da Milanello nelle ultime 7 stagioni, un po’ meno dall’arrivo di Maldini e Massara, che hanno incentrato le proprie attenzioni su un assetto di giocatori ben preciso, modificando solo pochi tasselli. Come detto prima, il livello è pian piano cresciuto, è calciatori che inizialmente si rendevano protagonisti di buone prestazioni, si sono ritrovati a veder evidenziati errori con il passare del tempo. Alessio Romagnoli, ormai ex capitano del Milan, è stato ufficializzato, nelle ultime ore, alla Lazio. I biancocelesti, sono sempre stati la sua squadra del cuore, ed ora ha finalmente realizzato il suo sogno. Ha fatto tanto per i rossoneri, ha sempre lottato fino alla fine per raggiungere l’obiettivo, mettendoci il cuore e l’anima, per aiutare i compagni. Spesso, però, sono arrivate prestazioni non degne del suo livello, e questo ha pesato nella sua conferma. Stessa cosa per Samu Castillejo, con lo spagnolo che ha invece firmato per il Valencia di Gattuso, lasciando Milano con una stagione di anticipo. Ma c’è una cosa che contraddistingue questi due calciatori: l’aver dimostrato di essere uomini.

Milan: Alessio Romagnoli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Alessio Romagnoli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Perché? È semplice. Sono arrivato a Milano che aspettative altissime, entrambi sono stati utili e non indispensabili. Romagnoli ha giocato molto dì più, facendo magari qualche errore di troppo, ma quando è stato superato dalla concorrenza nel ruolo, ha continuato a lavorare con serenità. Castillejo, invece, tifoso del Milan sin da piccolo, è stato molto sentimentale nel suo percorso. Sia nelle vittorie, che nelle sconfitte, ha mostrato la sua emotività, ed ha sempre trovato le parole giuste per sostenere i compagnia. Tutti e due, nelle esclusioni, non hanno mai avuto una parola contro le scelte del mister, o contro l’ambiente. Purtroppo, non sempre sono rimasti nel cuore dei tifosi, che per entrambi avrebbero preferito una cessione anticipata, soprattutto per Castillejo, ma anche quest’anno hanno dato il loro contributo, quando chiamati in causa. Indimenticabili le lacrime dello spagnolo al termine di Milan-Hellas Verona, dove con il suo ingresso in campo, ha dato alla squadra di Pioli il giusto piglio e la giusta motivazione per portare a casa la partita. E quelle lacrime di dissenso e delusione, verso chi lo aveva criticato – ovvero i tifosi – erano il giusto sfogo, dopo settimane di tensione.

Perché la dirigenza, ormai, non vuole più primedonne, ma uomini che sappiano affrontare la realtà, ed abbiano equilibrio, comprensione, passione e rispetto per i ruoli. Il Milan cerca campioni, sì, ma prima di tutto uomini con valore. Romagnoli e Castillejo, questo, lo hanno sempre dimostrato.

Milan: Samu Castillejo e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma) - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milan: Samu Castillejo e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma) – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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