Anche questa settimana, in più di un’occasione, le prime pagine dei quotidiani sportivi hanno avuto modo e spazio per parlare di un possibile contatto tra Raiola e la Juventus, con Donnarumma tra i topic della discussione. È un’abitudine ormai sin dal 2017 e negli ultimi mesi abbiamo potuto assistere ad un costante aumento di rumors, più o meno veritieri, più o meno verificabili.
La realtà è sempre la stessa: nonostante la proposta concreta e al rialzo del Milan, della firma sul rinnovo non c’è traccia ed intanto il tempo corre, la pazienza di società e tifosi si assottiglia. Resta da capire cosa si aspetti ancora, forse solo come andrà a finire la stagione, ma comunque rimane un balletto stucchevole.
Il silenzio del giocatore dice tanto su quanto viva all’ombra del proprio procuratore. Viene spontanea tuttavia una riflessione; cosa se ne fa Gigio di un agente come Raiola se è così restio a cambiare maglia? Cosa serve aver questo approccio se l’obiettivo è restare? Non tutti i calciatori sono pronti a mettersi in discussione, cambiare maglia, paese e campionato per guadagnare di più, magari vincere, magari affermarsi. Pertanto la domanda spontanea è, ma Donnarumma, tu chi vuoi essere da grande?
Assieme al suo contratto scade anche quello del fratello Antonio, meno oneroso, tecnicamente poco impattante. Qui la situazione pare più chiara e si va verso una separazione delle strade, sostanzialmente indolore. L’unico a restare dovrebbe esser Tatarusanu che ha un contratto fino al 2023 e va verso una conferma per il ruolo di secondo anche per la prossima stagione.
Il numero 1, dovesse davvero non firmare il 99, potrebbe arrivare dalla Ligue 1, quel Maignan che il Milan ha incrociato nei gironi di Europa League e che a sua volta ha condiviso lo spogliatoio al PSG con Ibrahimovic e con Leao al Lille. In alternativa, per restare in serie A, un altro portiere credibile sarebbe Musso dell’Udinese, attenzionato però anche da Inter e Roma.
Quello che non sarebbe dovuto accadere si sta realizzando, ovvero doversi preoccupare di trovare il sostituto dell’unico vero top player in rosa. Qualora si trovasse un accordo sarebbe un’altra volta un accordo in extremis, con tutte le tensioni annesse ad esso. Ad oggi comunque di certo un modo non sereno di vivere questo rush finale.