Il Milan ha ben cinque opzioni per la pedina del terzino destro. Eppure Sergio Conceicao si ritrova ad essere con l’acqua alla gola per le prossime partite. Vuoi per sfortuna, vuoi per sciocchezze di campo, vuoi per infortunio e vuoi per limiti di tempo. Il Mister ha un piano ben delineato per i prossimi difensori, non c’è scelta. Guai agli imprevisti.
Partendo dal Parma. In campo domani deve scendere Davide Calabria, perché il numero 2 è squalificato in Champions League e non può presenziare a Zagabria, dove da titolare ci sarà Filippo Terracciano. Perché poi Emerson Royal, dato per partente certo, è diventato improvvisamente fondamentale in questa settimana…ma nonostante il bisogno nelle rotazioni, il suo infortunio lo terrà fermo per un bel po’. E Kyle Walker sarà titolare nel derby: prima no, perché c’è bisogno del permesso di soggiorno. Infine, Alex Jimenez è certamente utilizzabile, ma essendo versatile in più zone del campo si potrebbe risparmiare per soluzioni offensive.
Insomma, situazione difficile nonostante i tanti uomini tesserati. Ma da qui in avanti che Milan sarà? Togliendo il momento, è evidente che l’inglese sia arrivato per prendersi il posto da titolare. A quel punto è normale fare un confronto con il titolare che è stato fino ad ora. Sui social, infatti, c’è stato un paragone tra i due e il risultato del dibattito è andato a favore dell’ex Manchester City. Il numero 22, polemico, risponde: “In Italia parlano solo di me, amatemi di meno per favore. Mamma mia“. Evidentemente è arrivata l’ennesima goccia, e stavolta il vaso è traboccato. Puntare il dito su di lui, in qualsiasi contesto, è diventato pesante. Difficile dargli torto.
Calabria andrà via a costo zero in estate (insieme a Florenzi, non considerato in questa stagione per il grave infortunio), mentre Emerson potrà sicuramente giocarsi le sue chances da riserva. Per Jimenez fa paura l’ultima parola che spetta al Real Madrid. Terracciano? Il suo adattamento in mezzo al campo può favorirlo come terza scelta. Ma forse sono discorsi futili da fare a fine gennaio. Pensiamo ai problemi di oggi.
