DONNARUMMA 6.5 – Pronti-via, salva miracolosamente su Tonelli di testa, a pochi passi. In occasione del gol blucerchiato pasticcia un po’.
CALABRIA 7 – Preciso e puntuale dietro, devastante sulla fascia: il numero 2 milanista festeggia i 24 anni con una prestazione autorevole, probabilmente la migliore della stagione, e una vittoria fondamentale, considerando le vittorie di Napoli, Inter e Juventus.
GABBIA 7 – Alla prima senza Kjaer, il giovane rossonero non fa sentire la mancanza del danese pedinando letteralmente Quagliarella per tutto il campo. Nella ripresa è determinante sui palloni alti dalla trequarti messi dentro da Candreva.
ROMAGNOLI 6.5 – Dopo gli svarioni del mese di ottobre, inanella un confortante tris (Fiorentina – Lille – Sampdoria). Una prova attenta e sontuosa. Fa ripartire con eleganza la manovra da dietro e nel secondo tempo – quando c’è da soffrire – si fa trovare pronto sventando di testa.
THEO HERNANDEZ 6 – Il turbo viene attivato con il contagocce. Scherzi a parte, Ranieri gli prepara una gabbia (ma non quello del Milan!) ad hoc, con Jankto e Ferrari pronti a stopparlo già sulla trequarti rossonera. Ma i compagni ce la fanno a spuntarla anche senza i suoi spunti.
KESSIE 7 – Segna il rigore – fondamentale – dell’1-0 Milan, dopo aver fallito l’ultimo contro la Fiorentina. Nel secondo tempo è monumentale, facendo sue tutte le palle vaganti e svettando di testa.
TONALI 6.5 – Solito approccio timido. Poi Sandrino prende coraggio e iniziativa, colpendo anche il palo ad inizio ripresa con una punta esterna da biliardo. Quando riuscirà a mettere la stessa personalità anche nei primi 20′, potremo parlare di un vero mediano da Milan. In crescita.
SAELEMAEKERS 6 – Urge carica-batterie! Dopo la prova pazzesca di domenica scorsa contro la Fiorentina, il belga questa sera appare meno brillante e preciso sulla trequarti. Si fa recuperare da Colley lanciato a rete da Rebic. Ma tutto sommato solita prova di grande quantità e sacrificio (dal 76′, CASTILLEJO 6.5 – Entra e segna dopo pochi secondi il gol che sembra chiudere l’incontro. La riapre Ekdal, ma la sostanza non cambia: il Milan vince e il suo contributo è tutto forché irrilevante. Oltre alla rete, apprezzabile anche l’impegno e l’intelligenza nella gestione del pallone dei minuti finali).
DIAZ 5.5 – Testardo e “scivoloso”, il giovane talento spagnolo fatica ad integrarsi con i compagni e ad incidere (dal 46′, HAUGE 7 – L’azione del raddoppio parte ancora dai suoi piedi, dal suo dribbling sinuoso e imprendibile. Impatto importante sul match).
CALHANOGLU 6.5 – Primo tempo da faro nella confusione offensiva del Milan: pulisce i palloni sporchi, detta i tempi, fa da raccordo tra mediana e attacco. Nel secondo tempo cala di ritmo, ma è comprensibile considerando i chilometri percorsi nei primi 45′. Stasera non ruba l’occhio, ma la sua prova è fondamentale (dal 90′, KRUNIC s.v.).
REBIC 7 – Audero e – soprattutto – Tonali gli negano la gioia del (ritrovato) gol a cinque minuti dall’intervallo. Al 67′ spizza ottimamente per Saelemaekers che sciupa e in occasione del 2-0 rossonero, come a Lille, mette a Castillejo un cioccolatino da spingere solamente in rete. Manca solamente la gioia personale – che potrebbe trovare all’80’ dopo l’ottima azione Calha-Calabria -, ma va bene così.
PIOLI 7 – L’essenza sta tutta in quella corsa, in quell’abbraccio dopo il 2-0. Il gruppo è coeso e ha ben chiari nella mente i concetti del suo calcio, che riesce ad esprimere nonostante l’assenza della spina dorsale Kjaer – Bennacer – Ibrahimovic. Vittoria non spettacolare, ma importante. E più bella di quelle esteticamente belle.