Esempio per i colleghi. Marcin Bulka ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano francese L’Equipe nella quale ha parlato di sé stesso, della sua passione per gli sport da combattimento e… di Mike Maignan. Il portiere del Nizza ha spiegato come vive il suo ruolo e come l’estremo difensore del Milan sia stato fonte d’ispirazione.
“Si potrebbe dire che sono in una sorta di battaglia. Una battaglia mentale, perché bisogna rimanere sempre concentrati: spesso è proprio quando non si ha nulla da fare che è più pericoloso, perché ci si può distrarre. Ma oggi il calcio si è un po’ evoluto e i portieri vengono utilizzati di più in campo. È un undicesimo giocatore del campo, come un jolly che vede tutto il campo e deve essere vivo per tutta la partita. Come ci si prepara per tutto ciò? Uso molto la visualizzazione. Una volta, su Internet, ho visto un riscaldamento di Mike Maignan. Chiudeva gli occhi e faceva quelli che sembravano tuffi, ma non erano dinamici, erano statici. Immaginava quello che avrebbe fatto durante la partita. Per aiutare la sua memoria muscolare. Quando si immaginano le cose, è molto più facile riprodurle. Il mio ex allenatore di portieri a Parigi, Gianluca Spinelli (ora all’Inter, ndr), mi ha mandato un articolo su questo. E funziona, è vero“.