Domenica 2 aprile 2023 ore 22.45 circa, stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Napoli-Milan 0-4.
No, non è un pesce d’aprile con un giorno di ritardo come in tanti pensano e vorrebbero fare pensare ma è semplicemente un Milan perfetto che va a vincere in casa della capolista capace di dominare in lungo e in largo il campionato. Certo, questo dominio con lo scudetto già praticamente in tasca – da decidere solo dove e quando fare la festa – avrà potuto influire, ma fino ad un certo punto. Non oltre.
Una grande partita, forse la migliore in stagione fin qui per Pioli e i suoi ragazzi. Sovvertiti tutti i pronostici e messo a tacere chi ad ogni passo falso – sono stati molti, in effetti – sparava a zero sulla società, sull’allenatore e sui giocatori. Una vittoria di certo non mette a posto tutte le cose, il distacco dal Napoli è sempre abissale (20 punti) e la lotta Champions è ancora lì pronta a dare spettacolo e preoccupazioni fino alla fine, però suona come una bella rivincita di squadra e personale.
Per tutti. Ma soprattutto per i marcatori della sfida. Non a caso, con situazioni diverse, ma tra i più bersagliati nelle settimane antecedenti alla partita.
Rafael Leao, almeno per una sera, è tornato il giocatore che ha fatto innamorare l’intera piazza milanista. È tornato il giocatore che decideva le partite con le sue giocate. È tornato a segnare, e che gol. Di fronte a Kvaratskhelia, il fenomeno lo ha fatto Rafa e l’esultanza polemica (non verso i tifosi napoletani, specifichiamo) dimostra che tutto quello che è stato detto di lui viene recepito e trasformato in una carica che sul campo lo fa volare. Kvara rimane un fenomeno, entrato a gamba tesa nel nostro campionato travolgendo tutti come un ciclone. Ma un po’ di rispetto in più per Leao non sarebbe male. Nel frattempo loro si scambiano maglie e complimenti, magari anche divertiti da quello che leggono e sentono in giro.
Brahim Diaz è stato letteralmente l’uomo in più del Milan. Nel primo tempo la scena è tutta per lui. Assist, gol e giocate da far stropicciare gli occhi a tutti, anche ai napoletani ben abituati finora con i propri fenomeni ad illuminare il Maradona ogni domenica. Chi invece si trasforma in Maradona – o Messi, fate voi – è Alexis Saelemaekers. Sempre con il dovuto rispetto, i paragoni illustri li lasciamo fare agli altri. Non di certo un dribblomane, non di certo un goleador, ma di certo un giocatore di sicuro affidamento che quando capita ti mette a segno dei gol così. Non male, vero?
E poco importa se nei titoloni dei giornali o sui social il grande merito del Milan – che, ripetiamo, ha vinto 4-0 in casa del Napoli – viene spesso sminuito o lasciato passare in cavalleria. Un contentino nella sfida meno importante delle tre che vedranno Milan e Napoli protagoniste per tutto il mese di aprile. Un sonoro schiaffo che farà scendere il Napoli in campo in Champions ancor più arrabbiato ed affamato. Un Napoli furbo e stratega che non si scompone troppo per non farsi studiare e conoscere fino in fondo. Uno 0-4 che fa più bene al Napoli che al Milan. E possiamo continuare ancora. Ne abbiamo sentite di ogni, come al solito sul conto del Milan.
Tra opinionisti, tv, web, bar, tifosi e chi più ne ha più ne metta. Sappiamo benissimo tutti che, a prescindere da quale fosse stato il risultato di questa partita, la Champions è un’altra cosa. Spacciato non era il Milan prima (e lo ha dimostrato), spacciato non è il Napoli adesso (e lo dimostrerà). Ma sminuire un qualcosa di così grande è molto, molto vigliacco.
