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Paolo Berlusconi: “Tre volte chapeau a Elliott, Maldini e Massara. Una sinergia Monza-Milan…”

Il presidente del Monza Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole, tra il club attuale e il Milan.

Sulla stagione: “Perfetta, ma con una conclusione al cardiopalmo perché fino all’ultimo sia il Milan che il Monza non avevano raggiunto l’obiettivo. Io negli ultimi anni ho avuto qualche problema di salute, fra cui un piccolo infarto, e soffro molto le partite. Sia del Milan che del Monza, quindi in entrambi i casi ho preferito… preservare la salute. Col Milan mi sono collegato alla fine del primo tempo e a quel punto mi sono goduto il secondo. Col Monza ho fatto bene a documentarmi a risultato acquisito, visto com’è andata“.

Sul fratello: “Il Monza, come è stato il Milan, significa Silvio Berlusconi assieme al suo fedelissimo Galliani. Un’accoppiata vincente sul campo e affiatatissima nel privato, con questa cosa strana che Adriano gli dà sempre del lei. Silvio non ha mai provato a dirgli di dare del tu? Sì, ma Galliani ha sempre risposto che non ci riusciva. Il loro è un rapporto molto bello, Adriano è riconosciuto come il dirigente italiano numero uno, ma Galliani esiste perché esiste Berlusconi, e viceversa“.

Sul Milan: “Più che nostalgici siamo orgogliosi di averlo portato sul tetto del mondo. C’è però anche la consapevolezza che a certi livelli una proprietà familiare ha poco senso e quindi di aver fatto la scelta giusta. Poi è chiaro che a livello emotivo il Milan resta ancora il ‘nostro’ Milan. Abbiamo la presunzione di essere sempre presenti nella storia rossonera. Anche nei momenti di stasi del club, ai nostri tifosi chiedevo: ‘Vi scambiereste con i tifosi di qualsiasi altra squadra al mondo?’ E la risposta era sempre no. Tutte le settimane, la nostra riunione del martedì inizia col Monza e inevitabilmente poi si finisce sul Milan. Silvio è sempre famelico di informazioni che Galliani, sempre aggiornatissimo, gli dà puntualmente“.

Sulla presenza del fratello all’Arengario durante la festa scudetto: “Ha superato una situazione di grosso disagio fisico un paio di mesi fa e ora ha recuperato tutte le forze. Ha fatto ciò che è nella sua natura: stare con la gente“.

Sulla frase del fratello riguardo ad un ritorno al Milan: “Era una battuta, in termini pratici non sta in piedi ovviamente. Ricordiamoci che viviamo in Italia e si è sempre portati a pensare male. Abbiamo una certa magistratura convinta da sempre che abbiamo venduto il Milan a noi stessi, con un’azione di rientro di capitali esteri che noi non abbiamo ora, e non abbiamo mai avuto. Detto questo, la vita è fatta di tappe, quando una cosa finisce l’importante è mantenere i buoni rapporti“.

Sui cambi di proprietà del Milan: “Abbiamo questo grande mistero di Li Yonghong che io addebito a un indirizzo del governo cinese: prima hanno aperto i rubinetti e poi li hanno chiusi. Ha perso tanti soldi ed è stata la vittima sacrificale di quel sistema. Ora registro il grande interesse del mondo della finanza americano, sono molto curioso di vedere come va a finire. Ora non conosco personalmente Cardinale, ma l’impressione è positiva. Ha il progetto di valorizzare ulteriormente il Milan e questo mi piace molto. Tre volte chapeau a Elliott, Maldini e Massara. Sono riusciti a fare scelte vincenti in una situazione di grande attenzione sui conti, e contro le previsioni di tutti“.

Sullo sfogo di Maldini alla Gazzetta: “È una persona sincera, e se in quel momento pensava quello ha fatto bene a esternarlo, accendendo i riflettori su un problema che dev’essere risolto. In queste situazioni la confusione non è una buona compagna di viaggio. Lui rappresenta il mondo dei tifosi e il Milan, è la bandiera, è convenienza di tutti andare avanti con lui. E con Massara“.

Sullo scudetto del Milan: “Che il Milan non fosse la squadra più forte è da accettare, che abbia meritato è assolutamente certo. Pioli ha trovato un equilibrio assoluto fra i giocatori ed è la squadra più danneggiata a livello arbitrale tra chi lottava per lo scudetto. Avrebbe dovuto vincere il campionato con un paio di giornate di anticipo. Pioli? Il vero fuoriclasse è lui, è indubitabile. Ha sempre i toni giusti, è l’allenatore ideale del Milan di oggi. Quando Stroppa sarà stanco di allenare il Monza, penseremo a Pioli…“.

Su chi prenderebbe dal Milan: “Oggi come oggi Leao, è un misto tra gazzella e pantera. Da tifosi, ci faceva indispettire col suo fare indolente, poi ha cambiato marcia ed è diventato irresistibile. Credo sia soprattutto merito di Pioli“.

Sull’addio a San Siro: “Una fitta al cuore inevitabile, per tutti i trionfi vissuti. E non dimentichiamo che la copertura è stata realizzata da una nostra società, la Edilnord Progetti, che ha regalato il progetto al Comune di Milano. Sesto? Fa parte della grande Milano, non sarebbe un problema avere lo stadio fuori dal capoluogo. Lo stadio è uno degli asset indispensabili per la buona gestione di un club. Ora però si pone la questione stadio anche per il Monza“.

Sui rumors di Ibrahimovic al Monza: “Fa parte di quei sentimentalismi su cui noi siamo particolarmente sensibili. Lui con noi ha un rapporto veramente speciale, cosa che ha trasferito anche in un Milan dove non c’è Berlusconi. Sarebbe un grande motivatore, ma intendo più a bordo campo“.

Sul primo incrocio tra Milan e Monza: “Una partita da cui la famiglia Berlusconi, Galliani compreso, uscirebbe vincitrice a prescindere dal risultato. Se invece ci saranno esigenze di classifica, tiferemo per la squadra che più ne avrà bisogno“.

Su una possibile sinergia tra i due club: “Tutto è ipotizzabile, il nostro legame col Milan è troppo storico per essere dimenticato. Se c’è possibilità di sinergia fra due squadre, queste sono sicuramente Monza e Milan. Poi sta alla nostra fantasia trovare le modalità per rendere operativa questa collaborazione. E in quanto a fantasia non ci batte nessuno…“.

Sul Trofeo Berlusconi: “Quest’anno sarà molto difficile riuscire a organizzarlo perché il calendario è compresso, ma darei quasi per certo un Trofeo con Milan e Monza in campo. Se non immediato, per il prossimo futuro“.

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Monza: Paolo Berlusconi – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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