HomePrimo PianoLo zoccolo duro italiano del vivaio, in pieno stile Milan

Lo zoccolo duro italiano del vivaio, in pieno stile Milan

Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato in un nostro approfondimento dello stile Milan incarnato dalla figura di Paolo Maldini. I valori del Diavolo sono le fondamenta, o perlomeno dovrebbero esserlo, della squadra e del club. Tra questi, in aggiunta a quelli raccontati ieri, vi è anche l’importanza del settore giovanile.

Il Milan ha vissuto, non molto tempo fa, un’avventura spiacevole con la retrocessione della Primavera nel campionato di Primavera 2. Un boccone difficile da mandar giù, ma parzialmente dimenticato grazie all’immediata promozione l’anno successivo. Nella squadra più prossima alla prima, si conferma il trend di sfornare talenti, soprattutto italiani che stanno facendo o che faranno le fortune del club.

I talenti che stanno facendo le fortune del Milan

Ad oggi i due prodotti del settore giovanile stabilmente nell’11 titolare sono Gianluigi Donnarumma e Davide Calabria. I due ragazzi hanno fatto la trafila nelle giovanili rossonere e sono oggi un punto fermo per la squadra. Entrambi sono accomunati dallo stesso problema: il contratto in scadenza, uno nel 2021, l’altro nel 2022. Quanto è importante trattenerli? Una domanda assai banale, la cui risposta può essere solamente “troppo”.

Donnarumma, in primis, garantisce certezze ed è un patrimonio del club. Il suo rinnovo non dovrebbe, stando a quanto riportato sino ad oggi, portare alcun problema, dato che lo stesso giocatore vorrebbe restare nel club rossonero. Vorrebbe restare anche Davide Calabria che, in estate, sembrava sul punto di partenza. Una rivalutazione voluta e cercata, frutto del lavoro, dell’impegno e delle prestazioni ottime in campo. A loro si aggiunge il nome di Matteo Gabbia, che però ancora oggi, non è propriamente la prima scelta di Pioli, sia per sue carenze, data la giovane età, sia per chi ha davanti, ovvero Simon Kjaer. Gabbia potrà diventare nel futuro, crescendo al fianco di gente come il danese, una soluzione sempre più valida per il Milan, così da formare con gli altri connazionali un forte zoccolo duro italiano. Ricordiamo, sebbene non sia prodotto del vivaio rossonero, anche il capitano Alessio Romagnoli, altro italiano ed altra pedina fondamentale.

I talenti che faranno le fortune del Milan

I tre talenti in questione, unitamente al nome di Gabbia, sul quale si ripone molta fiducia, sono Tommaso Pobega, Daniel Maldini e Lorenzo Colombo. Gli ultimi due stanno vivendo la stessa situazione, sono aggregati alla prima squadra e si alternano nelle convocazioni. Il primo, invece, sta crescendo in prestito con diritto di riscatto allo Spezia in Serie A. Il Milan è stato scaltro questa volta e, per evitare un Locatelli-bis, ha inserito l’opzione del controriscatto, così da non perdere il giocatore. Prima di andarsene la firma del contratto fino al 2025, una sentenza sul suo futuro: il Milan ci crede.

Maldini e Colombo potrebbero fare lo stesso percorso del centrocampista nella prossima stagione, ma il Milan dovrà stare attento e garantirsi la stessa opzione che ha con lo Spezia. I due giocatori sono molto ambiti per prestiti, viste anche le ottime qualità. Entrambi devono un po’ farsi le ossa ed affinare il proprio talento, ma ci sono pochi dubbi sul loro futuro, che sarà ancora a tinte rossonere. Il cosiddetto zoccolo duro italiano, tutto prodotto dal vivaio rossonero si compone quindi di 6 effettivi, che potrebbero aumentare se dal settore giovanile venissero fuori altri campioni.

Sicuramente, come affermato oggi nell’intervista esclusiva rilasciata da Demetrio Albertini a MilanPress, incide molto nello stile Milan il fatto di avere in squadra giovani del proprio vivaio. C’è molta attenzione anche a questi particolari in casa rossonera, perché si guarda al futuro sì, ma sempre con un’identità ben precisa basata su valori passati che hanno fatto le fortune del club milanese.

 

 

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