Una settimana fa, a quest’ora esatta, il popolo rossonero esplodeva in una gioia immensa, vedendo la propria squadra sconfiggere 3-0 il Sassuolo e conquistare, a undici anni di distanza dall’ultimo, il suo diciannovesimo scudetto. Lo scudetto dell’entusiasmo, del
sacrificio, e dell’umiltà. in una stagione in cui pochissimi gli davano chance tricolori, la banda di Pioli ha stupito tutti, ed ora può guardare con ottimismo al futuro. Come detto qualche giorno fa anche da Arrigo Sacchi, non certo l’ultimo arrivato, questa è la strada giusta per iniziare ad intraprendere un percorso vincente anche in Europa, partendo proprio dall’idea di calcio che Pioli ha proposto, un qualcosa che in Italia non si vede altrove. La base di partenza dovrà essere, e sicuramente lo sarà, il collettivo, a cui impartire idee e voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.
Milan, l’idea di gioco è quella giusta per l’Europa
Il coraggio di voler proporre sempre e comunque un modo di giocare propositivo è la dimostrazione che il Milan ha già una mentalità europea. Ora bisogna fare il passo successivo, appunto: diventare protagonisti anche a livello internazionale. Cosa non semplice, perché – basti aver visto qualche partita della fase ad eliminazione diretta della Champions League appena conclusa – il livello è veramente alto, e con le possibilità economiche a disposizione delle big, colmare il gap non sarà semplice. Ma questo Milan ha la struttura per fare il salto di qualità, guidato da questi ottimi dirigenti e da un allenatore come Pioli che ha dimostrato di sapersi (e volersi) migliorare.
Si chiuda subito il passaggio di proprietà, per dare certezze a dirigenza e squadra
Ora, però, è necessario che vengano risolte al più presto le questione societarie: il passaggio da Elliott a RedBird si concluda nel più breve tempo possibili, si rinnovino i contratti di Maldini e Massara e si metta a disposizione dei due il budget giusto per fare mercato. Non c’è tempo da perdere, perchè tra un mese inizierà già il ritiro, e dunque la nuova stagione. Ora il Milan deve andare veloce: con Maldini, con Massara, con Pioli e con tutti i protagonisti dello scudetto.