Il giro di boa della stagione 2024/25 del Milan è stato ormai compiuto. Fin qui i rossoneri hanno disputato già la bellezza di 30 gare ufficiali (20 di Serie A, 7 di Champions League, 2 di Supercoppa Italiana e 1 di Coppa Italia), palesando i soliti alti e bassi che da tempo si portano dietro.
Stilando un bilancio dell’andamento in tutte e quattro le competizioni, finora si può dare al massimo una sufficienza a questo Diavolo. In campionato la situazione è drammatica, l’ottavo posto è la fotografia delle difficoltà palesate fin qui in Serie A, con il quarto posto distante 8 punti (anche se con una partita da recuperare) e il primo addirittura 19; in Champions League la musica è ben diversa, dopo le prime due gare terminate con una sconfitta contro Liverpool e Bayer Leverkusen, il Milan ha messo su un filotto da 5 vittorie consecutive, e ora ha tutto nelle sue mani per aggiudicarsi l’accesso diretto agli ottavi, vincendo la prossima contro la Dinamo Zagabria.
In Supercoppa c’è poco da dire, le due vittorie contro Juventus e Inter hanno consegnato il trofeo ai rossoneri, che lo alzano al cielo a 2 anni e mezzo dall’ultimo (lo scudetto) nel 2022. In Coppa Italia, infine, il discorso è leggermente diverso perché al momento è stato affrontato solamente il Sassuolo che milita in Serie B, e risulta difficile fare quindi un bilancio.
Il peggio però è tutt’altro che alle spalle ora. La seconda metà della stagione non sarà neanche paragonabile alla prima. C’è da recuperare punti persi irresponsabilmente in queste 20 partite di campionato; bisogna confermare il proprio posto tra le prime 8 d’Europa per accedere direttamente agli ottavi, saltando i playoff; e perché no, continuare il percorso in Coppa Italia, puntando alla conquista della stessa.
TRE ESAMI CHIAVE
Ora, sin da subito, bisogna superare tre esami importanti per continuare con fiducia questo percorso di ripresa. Gli esami in questione sono: Parma, Dinamo Zagabria e Inter. Il tutto in 7 giorni e senza margine di errore, se si vuole dare uno scossone.

Come all’Università, sono esami che vanno affrontati singolarmente in maniera differente. Domenica, contro il Parma a San Siro, si prospetta la tipica partita che quest’anno i rossoneri hanno affrontato facendo il “compitino“, a volte è andata bene come contro il Verona, l’Udinese o il Monza; altre è andata molto male, come contro il Cagliari (andata e ritorno), Genoa, Torino e lo stesso Parma all’andata (sconfitti 2-1).
Come si ripete per l’ennesima volta: non si potrà sbagliare. I rossoneri, dovranno sin da subito entrare in campo con l’atteggiamento giusto, quello su cui stanno lavorando dall’insediamento di Conceicao a Milanello: l’approccio alla partita. Senza quello si rischia di cadere nel tranello dei gialloblu, che poi è stato quello di tutte le squadre che sono riuscite a strappare punti al Milan. Se non si sblocca subito la gara si rischia di iniziare ad attaccare in maniera disordinata e senza idee, finendo per rischiare il gol ad ogni contropiede degli avversari. Scene viste e riviste in loop. Parola chiave: atteggiamento.
Contro la Dinamo Zagabria si prospetta una gara di sofferenza, in un campo ostile e contro una squadra con nulla da perdere e solo da guadagnare. I croati, infatti, venderanno cara la pelle in quanto con una vittoria, e con un occhio alla classifica, potrebbero sperare di accedere ai playoff per gli ottavi. Quella che si presenta all’orizzonte è una sfida nella quale bisognerà difendere con ordine e calma, per poi attaccare in contropiede e ferire il più possibile. Parola chiave: coraggio.
Ultimo, certamente non per importanza, il Derby. Quest’anno forse una delle poche partite che il Milan ha saputo affrontare davvero “da Milan“. Dopo 6 sconfitte consecutive inflitte dai cugini nerazzurri (una più pesante dell’altra), i rossoneri sono riusciti a spezzare la maledizione e a vincere nei due ultimi confronti (campionato e Supercoppa), riuscendo anche a strappare loro la Supercoppa che sembrava ormai indirizzata verso Viale Liberazione.
Non sarà facile, l’Inter arriverà agguerrita e con voglia di ribaltare gli ultimi due risultati negativi. Ciò che invece il Milan dovrà fare è, innanzitutto, mantenere le proprie consapevolezze: sanno bene di non avere più davanti quella squadra che sono stati incapaci di battere per due anni. Dopodiché, dovranno compiere ogni scelta con lucidità, ma soprattutto con freddezza e attendere la partita, i nerazzurri avranno presumibilmente il pallino del gioco. Parola chiave: carattere.
Tre vittorie sarebbero ossigeno puro per l’ambiente rossonero. Potrebbero – chissà – anche riportare un pò di serenità alle gare casalinghe del Milan, nella quale spesso e volentieri riecheggia l’urlo tutt’altro che apprezzato dalla società: “Cardinale devi vendere, vendere, vendere…“. Ancora una volta, vietato sbagliare.


