Sulle pagine de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti riflette sul pareggio tra Salisburgo e Milan, queste le sue parole: “Non è stato il Milan del derby, stranamente impreciso, con molti errori tecnici nei passaggi e qualche problema individuale. C’è da aspettare. La differenza con l’avversario era netta, non c’è qualità europea nel Salisburgo, ma tanta spinta, tanta voglia di emergere. Stavolta è stato un Milan abbastanza dentro il girone, mai veramente in partita alla sua maniera. Non è una delusione, è una specie di frenata riflessiva, la coscienza che non si può battersi sempre e che comunque in Europa la velocità di gioco resta essenziale. Le grandi squadre vincono a Glasgow nettamente come il Real e come il City a Siviglia. Il Milan forse è in grado di farlo ma deve capirsi. Il salto di qualità ormai è soprattutto mentale”.
Su Leao e De Ketelaere invece scrive: “Leao era nella fase dell’indolenza. Quando si è acceso, il Milan ha segnato, poi è di nuovo sparito. De Ketelaere deve ancora capire su quale stella è atterrato. Si muove ma è lui che va aiutato, non è ancora lui ad aiutare la squadra”.