A pochi giorni dall’inizio del raduno rossonero previsto per lunedì 7 luglio e il ritrovo antecedente a Milanello per i consueti test atletici, il Milan rimane sempre attivo sul fronte mercato; il prossimo giovedì toccherà infatti a Samuele Ricci sostenere le visite mediche per diventare a tutti gli effetti un nuovo calciatore rossonero, in un percorso di rivoluzione totale del centrocampo.
Se non si può parlare di rivoluzione per il reparto d’attacco, invece, poco ci manca, dal momento che i tre centravanti scelti e acquistati durante le scorse due sessioni di mercato estive dal “team integrato” composto da Ibrahimovic, Furlani e Moncada, e che rispondono ai nomi di Jovic, Morata e Abraham sono oggi in procinto di accasarsi altrove dopo aver terminato la propria esperienza in rossonero.
Il fatto di aver voluto cambiare l’intero reparto degli attaccanti è sintomo della presa di coscienza di un fallimento durante la costruzione del reparto e che nel corso dei mesi ha portato ad enormi difficoltà strutturali. Al momento, l’unico vero centravanti in rosa è Santiago Gimenez, alla sua prima vera stagione in rossonero dopo lo spezzone della scorsa annata in cui si contano quasi più le panchine che le gare da titolare.
Igli Tare, però, ha ribadito la necessità di un secondo attaccante da affiancare al messicano in grado di creare quella sana competizione fornendo a Max Allegri più opzioni da sfruttare durante le partite. Con Camarda in prestito al Lecce, non è ancor chiaro l’identikit a cui il Milan sta puntando per riempire questa casella, ma ciò che traspare è sicuramente un senso di chiarezza superiore nel voler costruire una rosa funzionale e adatta alle esigenze del mister, senza puntare necessariamente occasioni di mercato che rischiano poi, come avvenuto, di portare alla costruzione di un gruppo squadra con grosse lacune.
Per quanto riguarda la costruzione della rosa, ciò che sembra essere avvenuto è un passaggio di testimone dal team integrato alla professionalità e all’esperienza maturata da Tare negli anni, con la speranza che le decisioni vengano prese sulla base di idee chiare e funzionali per riportare il Milan ai vertici di un campionato che mai come il prossimo anno dovrà riscattare il fallimento della passata stagione.


