La sessione estiva di calciomercato del Milan sta entrando nel vivo. A tenere banco c’è il ballo delle punte che, probabilmente, si trascinerà per un po’ di tempo prima di una decisione finale e definitiva. Al momento, infatti, ci sono diverse priorità di mercato da risolvere, anche più urgenti, prima della scelta dell’attaccante che possa fare reparto insieme ad Olivier Giroud. I rossoneri, al momento, hanno ufficializzato gli acquisti di Marco Sportiello, come vice Maignan, Ruben Loftus-Cheek per il centrocampo e, nelle ultime ore, quello di Luka Romero, trequartista/esterno d’attacco, classe 2004, che si era appena svincolato dalla Lazio. A fronte di questi arrivi ci sono stati addii importanti tra cui quelli di Tonali, Brahim Diaz e Zlatan Ibrahimovic. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, inoltre, il Milan cercherà di piazzare alcuni esuberi che non rientrano nei piani della società. Tra cessioni definitive e/o prestiti dovrebbero partire anche Daniel Maldini, Ante Rebic, Divock Origi e Marco Nasti che piace al Bari in Serie B. Il ballo delle punte rossonere vede, così, i soli Lorenzo Colombo, che comunque non è certo di restare in rossonero, ed Olivier Giroud nella rosa che avrà a disposizione Mister Pioli per la prima linea.
Il ballo delle punte, il mercato tra occasioni e necessità

Il mercato del Milan, soprattutto quello in entrata, come detto, si sta concentrando sulla mediana e sulla trequarti per regalare a Stefano Pioli i rinforzi di cui ha più bisogno. Da Chukuwueze e Pulisic sula trequarti, con Daichi Kamada in stand by, a Reijnders e Musah per il centrocampo. Ma non solo. Altri nomi potrebbero spuntare nelle prossime ore, nella speranza che almeno un paio di questi quattro obiettivi principali possano essere ufficializzati quanto prima. Il discorso relativo al ballo delle punte, però, è più attuale e vivo che mai. Giroud, come detto, al momento parte ancora come il titolare per la prossima stagione, ma avrà bisogno di qualcuno con cui alternarsi perché a 37 anni non potrà sempre garantire la straordinarietà e la regolarità, di gol e prestazioni, delle ultime due stagioni. Ecco che, al momento, accantonate le piste (o le suggestioni) che portavano a Mauro Icardi e Romelu Lukaku, il ballo delle punte si riduce a tre interpreti: Alvaro Morata, Boulaye Dia e Gianluca Scamacca. Tre profili profondamente diversi, sia per caratteristiche che per funzionalità che potrebbero avere all’interno del campo, che andremo ad analizzare nel dettaglio.
Il ballo delle punte, pro e contro dei tre candidati

Il ballo delle punte in casa Milan, come detto, al momento sembra essere ristretto a tre profili. Cercherò di elencarli a seconda del mio grado di preferenza, ma vi spiegherò anche i motivi. In ordine: Alvaro Morata, Boulaye Dia e Gianluca Scamacca.
Il primo è lo spagnolo ex Juventus, Chelsea, Real Madrid e attualmente in forza all’Atletico Madrid. Ecco, snocciolando le sue squadre si capisce la caratura del calciatore, la sua esperienza internazionale e la sua abitudine, sia al campionato italiano che conosce benissimo, sia a palcoscenici continentali importanti. Morata è la classica punta che per caratteristiche fa giocare bene anche chi gli gravita attorno, sa dialogare con i compagni di reparto e potrebbe alternarsi senza fare troppe storie con Olivier Giroud. Anzi, per caratteristiche, potrebbe anche giocarci assieme. Senza dubbio, in questa analisi, è il mio preferito e l’unica pecca è rappresentata dal fatto di non essere un bomber da 20 gol a campionato. Con lui in campo, però, trequartisti e centrocampisti potrebbero beneficiarne anche a livello realizzativo.
Boulaye Dia, secondo in questo ballo delle punte, ha una clausola rescissoria di 25 milioni di euro che vale fino al 20 luglio. Il prezzo è abbordabile e i margini di crescita enormi. La sua prima stagione in Italia è stata mostruosa, con 16 gol segnati e fatti in tutti i modi: di potenza, di rapina, di classe e di rapidità. Con i vari Leao, Pulisic e, speriamo, Chukuwueze, potrebbe integrarsi alla grande e sarebbe perfetto nel nuovo Milan. Una stagione ottima alla Salernitana, una discreta al Villareal e poco più. Esperienza ancora limitata e il fatto di poter pagare lo scotto del salto tra la Salernitana ed il Milan. Questi i contro che, però, sono assai meno dei pro.
Al terzo e ultimo posto nella mia personalissima scala del desiderio in questo ballo delle punte, c’è Gianluca Scamacca. L’età è dalla sua parte, così come il fatto di essere italiano, cosa che è sempre utile per le varie liste da consegnare a Lega Serie A e Uefa. La potenza, la tecnica e la sfacciataggine fatte vedere al Sassuolo sono peculiarità difficili da trovare in giro. Così, come potrebbe essere utile la sua voglia di riscatto dopo l’esperienza negativa al West Ham. Come caratteristiche, dei tre, Scamacca è sicuramente quello più simile a Giroud e, questo, può rappresentare sia un pro che un contro (scegliete voi). Il West Ham, però, spara alto: 35-40 milioni; la sua tenuta fisica è un’incognita grossa quanto una casa e lui preferisce la Roma. Inoltre, Scamacca, dei tre è quello meno adatto a giocare con e per la squadra. Punti a sfavore che non possono essere messi in secondo piano.

