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La Prima Squadra vola, Femminile e Primavera arrancano: Paolo, rivoluziona il Milan anche lì

Gli ottimi risultati che il Milan sta inanellando negli ultimi due campionati sono probabilmente il miglior biglietto da visita che Paolo Maldini può presentare per ciò che riguarda il suo lavoro da direttore dell’area tecnica rossonera. Dopo quasi un decennio ad arrancare per arrivare finanche in Europa League, oggi il Diavolo è tornato ad essere una “big” del calcio italiano, e, dopo il secondo posto dello scorso anno, ora guida – sebbene con una partita in più – la Serie A, ed è pertanto in piena corsa scudetto. Enormi i meriti dell’ex capitano, capace – insieme a Frederic Massara – di costruire una squadra che, pur con qualche lacuna, è tornata a far divertire il popolo rossonero, ponendo le fondamenta su mister Stefano Pioli e sull’highlander Zlatan Ibrahimovic.

Risultati scadenti e polemiche interne: momento difficile per la Femminile

Per un Milan “Prima Squadra” che dà grosse soddisfazioni, ci sono però altri Milan che stanno navigando in acque decisamente paludose. Ci si riferisce tanto alla squadra Femminile quanto alla Primavera, entrambe autrici di una stagione con pochissimi alti e tanti, troppi, bassi. Nata quattro anni fa, la sezione femminile di via Aldo Rossi sta vivendo senza dubbio la sua stagione più complicata. Quarta in classifica ad otto punti dalla vetta e a cinque dal secondo posto (l’ultimo utile per partecipare alla prossima Champions League), le rossonere hanno perso in finale la SuperCoppa Italiana, sono state eliminate al primo turno in Champions e ieri hanno subito un umiliante 1-6 al Vismara per mano della Juventus nella semifinale d’andata di Coppa Italia. Come se non bastasse, molti appassionati rossoneri sono sul piede di guerra nei confronti di mister Maurizio Ganz, reo – oltre che degli scarsi risultati – anche di aver incrinato irrimediabilmente i rapporti con quelle che erano le due calciatrici più rappresentative, Vero Boquete e soprattutto capitan Valentina Giacinti (un vero totem del mondo femminile rossonero), che hanno lasciato il club a gennaio. Più di qualcuno sui social sta chiedendo a gran voce l’esonero immediato del tecnico, per far sì che il processo di crescita del Milan Femminile possa riprendere al più presto.

Donnarumma, Calabria e poco altro: Milan, dove sono i talenti del vivaio?

Non se la passa meglio il Milan Primavera, tornato due anni fa nel massimo campionato dopo la cocente retrocessione nell’equivalente della “Serie B”, ma autore di stagioni assolutamente anonime. Oggi, i ragazzi di Giunti sono nella parte destra della classifica, alla ricerca di un piazzamento playoff che resta comunque molto complicato. Non è un mistero, però, che da un po’ di tempo a questa parte il settore giovanile rossonero faccia enorme fatica a sfornare talenti adatti al salto da protagonista tra i grandi: Donnarumma è sicuramente il prodotto più fulgido degli ultimi anni, insieme a Davide Calabria, attuale vice-capitano rossonero. In Prima Squadra c’è anche Gabbia, oltre a Pobega, attualmente in prestito al Torino. Un po’ poco per un club che negli anni d’oro faceva dei prodotti del vivaio un vanto ed una colonna portante. Insomma, c’è molto da fare, con l’auspicio che Paolo Maldini in estate intervenga in maniera consistente anche sugli staff tecnici di Femminile e Settore Giovanile, portando al Vismara qualche nuova figura, nuova linfa capace di assicurare risultati importanti come quelli che sta riuscendo ad ottenere la banda di Pioli.

Twitter: @Juan__DAv

Gazidis Paolo Maldini Massara Milanello

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