HomePrimo PianoModulo, atteggiamento e densità. Come Pioli sta lavorando sui punti deboli rossoneri

Modulo, atteggiamento e densità. Come Pioli sta lavorando sui punti deboli rossoneri

I fattori che hanno portato tre clean sheet consecutivi sono diversi, come d’altra parte differenti erano le motivazioni che avevano causato un’emorragia difensiva preoccupante nel mese di gennaio. La squadra ha accettato di sentirsi fragile, ed una volta interiorizzato questo, ha potuto agire per iniziare a risolvere passo passo la problematica di base. Ora quell’incapacità di coprire il campo sembra in buona parte rientrata e questo ridà qualche certezza.

Quando si passa attraverso periodi difficili la ricetta nel calcio è sempre la stessa: coprirsi per non prendere gol. Sembra facile, sembra banale e sembra perfino che basti mettere un uomo in più in difesa o un uomo in più in mediana, e il gioco è fatto. Si sa invece che la differenza sostanziale è legata principalmente dall’atteggiamento dei singoli, dei reparti e dell’undici in generale.

Nel mese horribilis era mancata sopratutto l’attitudine difensiva, quel mutuo soccorso reciproco che negli sport di squadra rappresenta se non tutto, quasi. Senza solidarietà in campo, senza voglia di correre l’uno per gli altri, il resto si vanifica. Concetto esplicitato in modo eclatante in Milan-Sassuolo. Ebbene dopo aver giocato con paura oltremodo eccessiva il derby di campionato, tra Torino, Tottenham e Monza, è sembrata tornare la voglia di soffrire assieme.

Sono stati 26 i calci d’angolo concessi in queste tre gare e praticamente in ognuno di essi il Milan ha difeso con tutti gli effettivi, senza lasciare nessuno in avanti pronto a ripartire. Così è stato anche sui calci piazzati nei quali gli avversari l’hanno giocata direttamente in the box. Verosimile dunque che una proposta pensata da Pioli sia stata di aumentare la densità degli uomini in area di rigore e contestualmente alzare un po’ il muro anche grazie all’impiego di Thiaw, che coi suoi centimetri e capacità aeree ha spesso sbrogliato situazioni intricate.

L’idea di schierare Bakayoko anzichè Vranckx possibile sia andata in questa direzione. Un po’ più di fisicità insomma, senza che questo debba generare una polemica sull’utilizzo di un giocatore o un altro, e ancor meno che queste decisioni estemporanee incidano sulla progettualità più in generale.

Milan: Stefano Pioli
Milan: Stefano Pioli

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