A poco più di un anno da quell’umiliante 5-0 all’Atleti Azzurri d’Italia, l’ambiente Milan sperava di consumare questa sera la vendetta perfetta contro l’Atalanta. E le premesse c’erano tutte: i rossoneri viaggiavano sulle ali dell’entusiasmo, forti di un +10 sui nerazzurri, tornati in alto dopo un inizio di campionato sottotono, ma comunque reduci da due pareggi contro squadre in lotta per la salvezza. Ed invece, a San Siro è andato tutto storto: uno 0-3 frutto di un match che ha ricalcato paurosamente quello di quasi quattrocento giorni fa. Il dominio bergamasco è stato assoluto, nelle gambe e nella testa, ed il passivo poteva essere ben più pesante.
Milan, quando perdi, perdi male
Uno strano refrain in questa prima parte di stagione comunque eccezionale del Milan – campione d’inverno con 43 punti, diciotto in più della scorsa stagione e qualificazione da primi nel girone in Europa League – riguarda proprio le sconfitte. Sono state solo tre, ma tutte a San Siro e tutte con tre pesanti gol al passivo. Lo 0-3 di stasera, infatti, replica quello subito dal Lille in Europa League, e si aggiunge al 3-1 dell’Epifania contro la Juventus. Insomma, il Milan di Pioli fa le cose in grande anche quando perde. Battute a parte, è un aspetto su cui il tecnico rossonero dovrà lavorare: è vero che contro i bianconeri di Pirlo la squadra per oltre un’ora era stata assolutamente in partita, ma contro Atalanta e Lille i giocatori hanno completamente staccato la spina. Difficoltà tattiche? Forse, ma sono cose che possono capitare: l’importante è non cadere mai nel vortice della depressione.
Milan, adesso inizia un altro campionato
Ci può essere qualche nota positiva in tre sconfitte così nette? Forse sì, e cioè che il Milan è comunque quasi sempre caduto in piedi dopo i KO. La sconfitta contro il Lille non ha impedito il primo posto nel girone, quella contro la Juventus è arrivata in una giornata dove alcune competitors avevano perso contro compagini ben più abbordabili, e stasera l’Inter ha fallito l’aggancio, pareggiando ad Udine. Il risultato di quest’oggi toglie un po’ di pressione dalle spalle di Donnarumma e compagni, e magari spingerà Pioli a non ripetere certi esperimenti (perchè Meite trequartista, mister?). Adesso niente allarmismi, mettiamo un punto ed andiamo a capo. Da domani inizia tutta un’altra stagione, con nuove frecce nell’arco e subito una ghiotta occasione per rifarsi, forse la migliore: il derby di Coppa Italia contro l’Inter.
Ah, un piccolo appunto post scriptum: caro Milan, sarebbe auspicabile arrivare all’ultima giornata avendo già conquistato l’obiettivo stagionale, qualunque esso diventerà da qui a maggio. Andare a giocarsi tutto in casa di questo spauracchio a tinte nerazzurre sarebbe alquanto da psicodramma…