“Mi stupirei di più se smettesse, mi aspetto di rivederlo in campo“, così il dottor Loris Perticarini, ortopedico che lavora nell’unità di Traumatologia dello sport e chirurgia protesica robotica della Fondazione Poliambulanza di Brescia riguardo all’operazione a cui si è sottoposto Zlatan Ibrahimovic. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport.
Sul tipo di intervento a cui si è sottoposto Ibrahimovic: “Il ‘campo centrale’ è la ricostruzione del crociato, dovuta a una pregressa distorsione con interessamento del legamento crociato. Il ginocchio soffriva di instabilità cronica, andava corretta. In questi casi, in artroscopia si associa una plastica periferica, ovvero una protezione per il ginocchio ricostruito: così facendo la stabilizzazione è rafforzata. Per quanto riguarda il menisco, poi, in caso di lesione ci sono due strade: si può asportare la zona danneggiata oppure ripararla, ed è quello che è stato fatto con Ibra. La riparazione meniscale richiede tempi di recupero lunghi, ma visto che la ricostruzione del crociato avrebbe comportato comunque un recupero di 7-8 mesi, è stato corretto optare per questa soluzione“.
Sui tempi di recupero: “Sono in linea con le tempistiche previste da operazioni di questo tipo. Per semplificare, il ginocchio di Ibra è stato ricostruito in maniera simile a quello di Chiesa, con dei gesti chirurgici accessori: i tempi di recupero sono pressoché identici. Tra 7-8 mesi Zlatan potrà tornare in gruppo. Rivederlo prima è difficile: con un crociato ricostruito e una riparazione meniscale non ci sono scorciatoie“.
Su quale sia l’obiettivo di Zlatan: “Beh, non ti sottoponi a questa tipologia di intervento per fare il dirigente… È chiaramente una operazione finalizzata al rientro in campo“.
Sulle possibili complicazioni: “Sui tempi della riabilitazione potrebbero incidere eventuali problemi cartilaginei associati. Al netto di questi fattori, una volta guarito non dovrebbero esserci problemi: la stabilità del ginocchio non cambia, è il sostegno dato dai muscoli che incide, ma sotto questo aspetto Ibra è una garanzia…“.
Se ci siano legami tra l’infiammazione al tendine di Achille e il ginocchio operato: “Non necessariamente, ma una cosa è sicura: questi mesi potranno aiutare, le tendinopatie spesso guariscono durante la terapia“.
E conclude: “Potrà senz’altro giocare più spesso. Quanto spesso non dipenderà dal ginocchio ma da altri fattori come la resistenza o la forza muscolare, che in un atleta 40enne hanno il loro peso“.
