Nessuna fretta, ma idee e piani chiari. Questo è il modus operandi in casa Milan a tre settimane e mezzo dalla fine della sessione estiva di calciomercato. Il lavoro principale è stato fatto, all’appello mancano il terzino destro, che però è in dirittura d’arrivo (Athekame), e il centravanti da affiancare a Santiago Gimenez. La strategia è delineata: aspettare che i club debbano liberarsi di elementi in esubero a prezzo di saldo.
È il caso di Rasmus Hojlund, il nome caldo delle ultime ore. Con l’arrivo di Benjamin Sesko al Manchester United (affare in chiusura per 85 milioni), il classe 2003 danese rischia di trovarsi le porte chiuse. La richiesta per il suo cartellino è di circa 35 milioni di euro, ma secondo la Gazzetta dello Sport odierna la sensazione è che sia il prezzo che la formula siano ulteriormente trattabili.
La via maestra per i rossoneri sarebbe un prestito con diritto di riscatto, soluzione non concessa per ora dai Red Devils. Il club ha già avuto i primi contatti positivi con il giocatore che accetterebbe la destinazione. L’alleato potrebbe essere Paolo Busardò dell’agenzia CAA Soccer LTD che cura gli interessi dell’ex Atalanta: come fa notare l’esperto di calciomercato Fabrizio Romano, l’uomo è in ottimi rapporti con la dirigenza rossonera e nello specifico con l’ad Giorgio Furlani.
La pista che porta a Dusan Vlahovic resta la preferita per il Milan, ma l’affare sembra più complicato a livello di costi e situazioni. La Juventus non vuole fare minusvalenze e chiede 30 milioni, trattabili almeno fino a 19,5 milioni (costo a bilancio per l’ultimo anno). L’ingaggio da 12 milioni netti a stagione non può essere pareggiato e il club potrebbe proporgli 6-7 milioni netti. Il rischio è però che salti il banco nelle trattative per il rinnovo di altri giocatori che potrebbero poi chiedere cifre molto più alte: da Maignan a Pulisic, passando per Loftus-Cheek, Tomori e Saelemaekers.


