La FIGC dovrà consegnare a Blue Skye entro 30 giorni il dossier della vendita del Milan da Elliott a RedBird. Questa la decisione presa dal VAR del Lazio che, come riportato da Il Corriere della Sera, ha accolto il ricorso di Blue Skye contro il rifiuto della FIGC.
I legali di Cardinale sono però passati al contrattacco, partendo con una forte premessa in cui parlano di “una moltitudine ingiustificata di iniziative giudiziarie” dalla “natura temeraria e pretestuosa”, promossa da Blue Skye con una “spregiudicata finalità emulativa … macroscopicamente diretta ad ottenere vantaggi economici ulteriori e non dovuti”.
Il team legale divide l’atto consegnato qualche giorno fa in due punti: il primo riguarda la presunta lesione degli interessi di Blue Skye, sottolineando prima come il pegno ora sia su “1) Un importo in contanti di circa 600 milioni versato sul conto bancario della Rossoneri (pegno regolato dal diritto lussemburghese); 2) Notes (strumenti finanziari di debito, ndr) per l’importo nominale di circa 560 milioni emesse dall’acquirente in forza del vendor loan stipulato con la Rossoneri (pegno regolato dal diritto olandese)”, per poi concludere dicendo che “nella sostanza il pegno si è trasferito dalle azioni Ac Milan ai proventi della vendita di tali azioni”.
Il secondo punto riguarda invece il cambio di proprietà: “Contrariamente a quanto asserito da Blue Skye, il gruppo Elliott non ha mantenuto in AC Milan alcuna partecipazione di minoranz”. Con l’atto notarile “infatti, è stato confermato che il 31 agosto 2022 RedBird, tramite ACM Bidco, ha acquistato tutte le azioni che Rossoneri deteneva in AC Milan. A seguito di detta cessione, quindi è venuta meno qualsiasi partecipazione del Gruppo Elliott nell’AC Milan”. Il team legale conclude poi dicendo: “davvero non si comprende quale asserito “mistero” sarebbe collegato all’operazione in questione”.