Il Milan non sbaglia contro l’Empoli e trova una netta vittoria nel terzo anticipo della quattordicesima giornata di Serie A: a San Siro termina 3-0.
Milan-Empoli, primo tempo
Fonseca cambia sei uomini rispetto alla trasferta di martedì a Bratislava, schierando lo stesso undici vittorioso al Bernabeu di Madrid, eccezion fatta per Gabbia al posto di Tomori. D’Aversa risponde con un 3-5-2 in cui la coppia d’attacco è composta da due ex, Pellegri e Colombo (ancora di proprietà dei rossoneri ed in prestito in Toscana). Dopo un iniziale quarto d’ora di studio, si accende il match: Morata ci prova trovando una deviazione di Vasquez non ravvisata dall’arbitro. Poco male perchè lo spagnolo si rifà al minuto 19: Ismajli respinge corto un tiro di Leao e la palla arriva proprio sui piedi di Alvaro Morata che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi.
L’Empoli prova a reagire al minuto 24: cross di Anjorin, Maignan non esce benissimo ma Colombo di testa non inquadra lo specchio. Passano due minuti e Theo Hernandez tenta l’eurogol, vedendo Vasquez fuori dai pali e provando a batterlo da centrocampo, con la palla che esce non di molto. Il Diavolo insiste alla ricerca del raddoppio, con un paio di conclusioni di Pulisic, con Leao ed Emerson Royal, riuscendo a trafiggere Vasquez per la seconda volta ad un minuto dall’intervallo: pallone messo in mezzo da destra, respinta incerta di testa da parte di Viti e conclusione col destro di Tijjani Reijnders che si insacca nell’angolino. Dopo due minuti di recupero, si va al riposo con la squadra di Fonseca avanti di due reti.
Milan-Empoli, secondo tempo
D’Aversa prova a dare una sterzata ai suoi operando due cambi all’intervallo: restano negli spogliatoi Pezzella e Colombo e al loro posto scendono in campo Cacace e Solbakken. In questo inizio di ripresa, l’Empoli prende coraggio e al nono va vicinissimo al gol con una gran conclusione di Maleh dal limite dell’area che si stampa in pieno all’incrocio dei pali. Dopo un ottimo primo tempo, nella seconda frazione il Milan bada più che altro a tenere bassi i ritmi, congelare il possesso palla e magri preservare anche le forze in vista del tour de force che lo attende.
Alla prima vera chance, però, il Diavolo trova il tris: minuto 24, discesa palla al piede di Reijnders, che arriva al limite dell’area e calcia sul primo palo, trovando la doppietta personale. Messi in saccoccia i tre punti, Fonseca fa partire le rotazioni, inserendo prima Pavlovic, Loftus-Cheek e Chukwueze al posto di Gabbia, Fofana e Musah, poi Abraham per Morata ed infine Camarda per Leao. Sono proprio i due attaccanti subentrati ad andare vicino al poker: prima Camarda in rovesciata non inquadra la porta, poi Abraham da due passi va in scivolata sul cross di Chukwueze mandando a lato di poco. Si conclude così il match del Meazza, con il Diavolo che sale a quota 22 punti in classifica.