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Giroud: “Fino alla Roma abbiamo sognato lo scudetto, mi fa male vedere quelle immagini. Sul rinnovo spero che…”

Intervistato da DAZN nel corso del consueto appuntamento di 1 vs 1, Olivier Giroud ha rilasciato più di qualche dichiarazione interessante: ecco i temi trattati dal bomber rossonero.

Sull’amore per il Milan:Da quando ero piccolo, sono stato sempre innamorato di questo club in Italia. Sono molto orgoglioso e felice di quello che ho fatto fino ad oggi, ma voglio ancora di più“.

Sul gesto delle mani in faccia prima del fischio d’inizio:Lo faccio non solo per le partite importanti, ma tutte. Io prego Dio, lo faccio da 10-15 anni e lo faccio ancora oggi. Ho bisogno di farlo“.

Sull’Atalanta: “Dopo gennaio siamo stati tutti delusi, avevamo bisogno di una partita per rialzarci. Lo abbiamo fatto contro il Torino e contro il Tottenham, a Monza non è stato tutto perfetto. Certo che per la fiducia sono state partite molto importanti e l’Atalanta deve essere importantissima, perché loro sono in corsa per la Champions“.

Un ricordo di un suo gesto tecnico:Questa stagione magari la mia testa ripensa al gol con lo Spezia. Un’emozione pazzesca, era molto importante vincere quella partita. Eravamo 1-1, entro e faccio un bel gol. Penso che anche il derby dell’andata sia stata una bellissima partita. Voglio ritrovare questa qualità, questo livello della nostra squadra. Sappiamo che possiamo fare tanto ma vogliamo rivivere questo tipo di partita“.

Sui gol in acrobazia:È qualcosa d’istinto, ma è qualcosa che provo in allenamento. Sono flessibile e mi piace fare la volée. Ho studiato da Papin, Van Basten e Sheva. Non ho nominato Ibrahimovic? Vero, anche lui è molto bravo con questo tipo di finalizzazione!“.

Su Milan-Roma:Stavo pensando di aver lavorato bene, avevo il sorriso. In questo momento potevamo ancora sognare allo scudetto, ma questa partita è stata un punto di svolta della nostra stagione. Mi fa male vedere queste immagini“.

Sul mese di gennaio:Alla prima occasione avversaria prendevamo gol. Abbiamo fatto fatica a pressare insieme, a essere compatti. Eravamo intimoriti“.

Sul rinnovo:Dobbiamo stare uniti, spero di continuare al Milan e di trovare un accordo. Stiamo parlando e penso che le cose andranno bene“.

Su De Ketelaere:Ci sono momenti difficili, vediamo che sostegno possiamo dare e che posso dare io per aiutarlo. Lui ha bisogno di questo gol per cambiare tutto, come da squadra è capitato con il Torino. Quando abbiamo giocato a Genova contro la Sampdoria lui ha segnato, ed ero fuorigioco. Ho avuto delle colpe. Spero che segnerà lui a Londra contro il Tottenham“.

Il format 1 vs 1 prevede nel finale una serie di risposte veloci. Ecco come è andato questo test.

Il vincitore della classifica marcatori:Osimhen. Fa tutto bene, ha una fiducia molto alta“.

Il momento della carriera di cui è più orgoglioso:Contro la Polonia, quando ho battuto il record di Henry. Sono diventato il miglior capocannoniere della storia della Francia“.

Lo stadio più bello in cui ha giocato:Quello del Tottenham“.

Il difensore più difficile da affrontare:Van Dijk, anche se ho fatto qualche gol“.

La squadra più sorprendente in Serie A:Il Torino è sempre tosto, ma dopo quest’anno dico Napoli in campionato e in Champions. Sono troppo forti“.

La sconfitta più dolorosa:La Supercoppa, perché sono competitivo e si tratta di un trofeo. Avevo perso la finale del Mondiale qualche settimana prima e volevo alzare qualcosa con il Milan. In tre settimane tutto questo mi ha fatto male“.

Sul suo idolo da bambino:Il mio idolo è Dio, il mio giocatore preferito è Shevchenko“.

Nel finale, c’è stato uno scambio simpatico insieme alla giornalista della piattaforma di streaming.

Oggi Sheva era qui, ma l’ho visto da lontano…Lui neanche mi ha detto che era qua, però mi scrive ed è diventato mio amico. Abbiamo parlato tanto, anche quando lui era con la Nazionale ucraina. Alla mia centesima presenza con la Francia lui era l’allenatore e ho fatto doppietta. L’ho visto al Chelsea tanti anni fa…

Andriy Shevchenko
Andriy Shevchenko – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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