Alla vigilia di Cagliari-Milan, Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa presentando il match di domani. Queste le sue parole:
“Penso che sarà importante rimanere con le cose buone che abbiamo fatto ma sarà importante anche capire che a Cagliari sarà una partita diversa, dovremo essere un’altra squadra. Sarà totalmente diverso. Io il giorno dopo ho smesso di pensare al Real e ho iniziato a pensare al Cagliari. Sarà importante e dovremo avere l’atteggiamento giusto per vincere questa partita.
Anche prima della partita la squadra aveva la consapevolezza di quello che può essere, di quanto siamo cresciuti in questo tempo. Ovviamente dopo la partita con il Real c’è più fiducia nei giocatori, ma come ho detto tutte le partite sono importanti. Dobbiamo capire il momento, l’avversario, la competizione, dobbiamo tornare a quella che è la competizione del campionato, che è diversa, ed avere l’atteggiamento giusto per fare risultato.
Musah? È stata una strategia per questa partita, non so se lo riproporrò lì e se possiamo farlo in altre partite, magari lo farò con altri giocatori, ma è stata una strategia per il Real, per le caratteristiche dei loro giocatori, per come volevamo difendere. Magari avremo bisogno di fare lo stesso in altre partite.
Morata? Una situazione strana, in un esercizio ieri ha avuto uno scontro con Pavlovic, non avevo pensato ad un problema come questo. Non è pronto, sta bene ma non può giocare domani.
Leao anche domani giocherà dal 1′. Ha fatto una buona partita, io ho detto dopo la partita che può fare meglio, può avere decisioni migliori, ha avuto tante situazione. Deve e dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita totalmente diversa, non avrà gli stessi spazi che ha avuto a Madrid, ma mi aspetto che potrà essere allo stesso livello. Sì, serviranno anche i gol. Quante situazioni uno contro uno ha avuto, nove o dieci, penso che l’ultima scelta, l’ultima decisione la può migliorare ma può migliorare anche difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare su di lui in situazioni importanti sia per lui che per la squadra.
Domani sarà importante per tutto. Non dobbiamo sbagliare questo tipo di partite, non possiamo perdere punti in questo momento. Arriviamo dopo una buona partita, non avrà senso aver vinto a Madrid se non vinciamo a Cagliari. Come ho detto sarà totalmente diversa, per le caratteristiche dell’avversario, della Serie A, ma domani sarà importantissimo per tutte queste ragioni.
Le panchine di Leao? Il mio rapporto con lui è buono, è stato sempre buono. Non posso dire tutto, ma noi allenatori cerchiamo di avere strategie differenti. Con lui ho usato questa, magari non è stata la migliore, adesso ne ho provata un’altra che mi sembra abbia avuto effetto. Mai avuti problemi con lui, al contrario. Lui ha accettato bene le situazioni, ha avuto una reazione che volevo, per me va tutto bene. Mi aspetto che possa continuare così, magari possiamo vederlo più volte in panchina, se questa è la soluzione (ride, ndr).
Meglio da sfavoriti? Magari ci sono diverse spiegazioni. La prima è che questo tipo di partite danno grandi motivazioni ai giocatori. Se possiamo dire la verità, i giocatori affrontano queste partite più motivati delle altre. Per me questo fa capire che sono più preoccupato per il Cagliari che per il Real. Seconda, sono partite totalmente diverse. Quello che succede quando si gioca contro squadre come il Real Madrid, il peggio è non avere il coraggio di giocare. Ci sono tanti spazi e vanno sfruttati. L’importante è trasmettere questo, possiamo giocare, possiamo controllare la partita. Se fai questo ti porta fiducia durante la partita. Per questo ho detto che è più difficile giocare contro Monza o Cagliari.
Domani sono sicuro che non avremo gli stessi spazi e la squadra quando sta in questo contesto è una squadra che ha coraggio, che controlla la partita, che gioca insieme, è per questo che abbiamo fatto bene. I tifosi? È normale che oggi mi vogliono più bene (ride, ndr). Per me non è cambiato nulla, io devo seguire la strada in cui credo. Non è perché ho vinto con il Real, domani se non vinco ritorno lo stesso. Io devo essere sempre equilibrato. Io sono sempre lo stesso, non guardo niente sia quando vinco che quando perdo. Continuo per la strada in cui credo.
Squadra da Champions? Non ho pensato a questo onestamente. Mi piace pensarci, ma mi piace anche che la squadra capisca che qui in Italia è la priorità. Noi dobbiamo avere lo stesso atteggiamento, lo stesso coraggio, per vincere le partite qui. Per me la Serie A è la nostra priorità. È vero con le grandi squadre abbiamo giocato sempre bene ma dobbiamo fare così con tutte.
Morata? Non so cosa abbia detto il CT della Spagna, c’è un protocollo che dice che dopo un problema del genere il giocatore deve stare fermo almeno 10 giorni. Non credo che possa giocare con la Nazionale, non è un’opzione, è obbligatorio che lui non può giocare. Non so come il CT possa dire che può giocare.
Cambiare modulo a Cagliari? Se mi puoi dare un consiglio su quello che posso fare per vincere a Cagliari, fai pure. Noi giochiamo con tre centrocampisti, Fofana, Reijnders, Pulisic, a Madrid abbiamo giocato anche con Musah, quattro. Abbiamo sempre giocato con tre.
Sono sicuro che non non abbiamo avuto lo stesso atteggiamento a Madrid e a Monza, ma anche a Monza ha giocato con l’atteggiamento giusto. Abbiamo avuto più difficoltà ma la squadra ha giocato con la cattiveria e la testa giusta per questa partita. Mi aspetto che domani possa essere lo stesso. A volte non è una questione di atteggiamento ma di difficoltà della partita. Possiamo dire che lo Stoccarda ha giocato con l’Atalanta senza atteggiamento giusto? No, ma ha avuto la difficoltà di giocare contro una squadra che gioca così. Io come allenatore so che sono cose diverse affrontare squadre diverse, che difendono così, è difficile.
In questo momento è difficile scegliere i giocatori perché abbiamo tanti giocatori che stanno facendo bene, come Chukwueze che è in un buon momento. Io spiego ai giocatori che è una scelta tattica, non in funzione alla performance. Adesso abbiamo più possibilità di cambiare in funzione della partita e delle caratteristiche della partita. Abbiamo giocato con Pavlovic e Thiaw perché era una partita più fisica, con il Real c’era bisogno di più velocità e ha giocato Tomori. Ho la possibilità di scegliere in base alle caratteristiche dell’avversario e lo spiego ai ragazzi, loro capiscono bene le mie scelte, non c’è problema.
Abraham? In mezz’ora voi sapete tutto. Però vi dico che domani giocherà Camarda.
Sono soddisfatto, è un orgoglio essere l’allenatore del Milan. È difficile ma è molto stimolante e motivante vedere il lavoro fatto, la crescita della squadra, è altamente motivante. Io sono motivato e soddisfatto.
Quando abbiamo una partita contro il Real Madrid abbiamo l’intenzione di cercare determinati spazi. Per giocare contro squadre come il Real Madrid dobbiamo avere un buon gioco. Per giocare contro questo tipo di squadre (il Cagliari, ndr) abbiamo bisogno di altre cose. Se hai una marcatura a uomo non c’è spazio. Ci sono cose importanti che non voglio dire, ma penso sia chiaro che il modo di affrontare, l’intenzione della squadra deve essere diverso. Penso che contro il Monza, contro il Napoli in qualche momento, abbiamo fatto cose buone. Abbiamo bisogno di migliorarle ma siamo a buon punto.
Come sta Jovic? È dentro al progetto, solo che non sta bene fisicamente, ha un problema che continua a non permettergli di essere al meglio. Si è allenato in questi giorni ma ha dolore, oggi abbiamo provato di nuovo ma ha dolore, non sarà con noi.
Il successo delle squadre passa da questo tipo di giocatori, dai giocatori duttili, sono sicuro. Musah è molto importante. Contro il Napoli ha fatto una bella partita, adesso gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto molto bene. È sempre pronto a sacrificarsi e ad aiutare la squadra. Per le tante qualità che ha è stato decisivo. Mi avete fatto tante domande su Leao e non ho parlato degli altri, ma volevo.
Perché gioca Camarda? Per me non è una scelta sorprendente, è un ragazzo che lavora tutti i giorni con noi, crediamo tutti in lui. Ha 16 anni ma per me i giocatori non hanno età, hanno qualità, e lui le dimostra tutti i giorni.
Morata in questo momento ha un ruolo specifico, Morata non è sempre un attaccante, tante volte sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. Poi Tammy non sta benissimo, sta meglio ma non totalmente bene con la spalla, non è al 100%. Ho totale fiducia in Camarda. Oggi si è allenato molto bene. Ha l’età che ha ma ha una maturità tale da poter giocare. Non ha paura di niente. Sembra che abbia esperienza, ha coraggio e aggressività, lavora anche difensivamente. Dopo il problema di Morata non ho avuto dubbi su chi avrebbe dovuto giocare”.