Nel 2018 è stato campione, nel 2022 ha scritto la storia della Nazionale francese. Non male la storia Mondiale di Olivier Giroud, che viene celebrato come la leggenda qual è da L’Equipe. In Russia non ha mai segnato, in Qatar si sta rendendo autore di una seconda giovinezza. Robert Pires, leggenda dell’Arsenal e amico del milanista, dice su di lui: “Olivier non è migliorato, ha perseverato. Non ha fatto progressi ma ha sempre creduto nelle sue qualità. Ha sempre avuto questa mentalità per aiutare la sua squadra, anche se era un sostituto. Ogni volta che ha affrontato un ostacolo ne è uscito più forte, come la panchina all’Arsenal. Andando al Chelsea ha zittito tutti“.
Nel Mondiale in Qatar doveva essere solo una riserva di Benzema, il Pallone d’Oro. Lo sta sostituendo degnamente nonostante i pensieri contrari di Didier Deschamps. Il suo agente Manuello afferma: “Dopo il Chelsea, Olivier avrebbe potuto optare per una destinazione esotica per guadagnare molti più soldi. Andare in Italia gli ha restituito quel ruolo da grande attaccante. È arrivato anche accanto a Zlatan Ibrahimovic, che resta un esempio di perseveranza. Ma è il piacere che prova in campo che è rimasto il suo punto di forza. Scende ogni giorno in campo felice, e si vede in Qatar“.
André-Pierre Gignac aggiunge: “Olivier non è mai sconfitto. Non si è mai arreso nonostante le critiche ingiuste seguite ai Mondiali del 2018. Ma è stato fondamentale per quel titolo! Si è sacrificato per gli altri pensando sempre collettivamente. Oggi si sta vendicando delle malelingue“.
Guy Stéphan, assistente di Deschamps commenta: “Quattro anni e mezzo dopo, è ancora mobile in campo, e potrebbe essersi preso un po’ più di malizia con la sua permanenza in Italia. È ancora più efficiente e preciso in tutti i suoi gesti. Ha questa serenità, questa gioia di giocare che emerge. Incarna questo rispetto che si diffonde nel gruppo tra le generazioni“. Come dice lo stesso Oli, sembra un ragazzino di 20 anni per il suo amore nel pallone. Qualche anno fa disse: “Siamo tutti giovani con esperienza, possiamo vincere“, e vinsero davvero. Lui ora è esperto con giovinezza.
