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Il derby certifica che illudersi dello Scudetto è (stato) tossico: Milan, umiltà e focus sul vero obiettivo. E Ibra a Sanremo non deve andarci

Il Milan esce con le ossa più che rotte dal derby più importante degli ultimi dieci anni. E la delusione, enorme, è soprattutto per il risultato. Il Milan – quando c’è stata partita – non ha infatti poi demeritato più di tanto. I rossoneri visti in campo questo pomeriggio a San Siro sono stati migliori di quelli “ammirati” contro Atalanta, Spezia e la Stella Rossa. Il Milan avrebbe nettamente meritato l’1-1 ad inizio ripresa ed a quel punto la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa. L’enorme errore di Pioli e dei suoi ragazzi è quello di non essere scesi in campo nel momento più importante delle partite contro l’Inter: l’inizio. Tutti sanno che Conte non aspetta altro che sbloccare la partita il prima possibile per poi mettersi in dieci dietro la linea della palla e ripartire in contropiede con giocatori di gamba quali Hakimi, Barella, Perisic, Lautaro e Lukaku.

Pioli, dopo il derby spazio a scelte importanti

Ecco perchè, se letteralmente regali ai nerazzurri il vantaggio dopo nemmeno cinque minuti, ti auto-condanni a vivere una partita di rincorsa. E, se in generale non te lo puoi permettere, a maggior ragione non puoi farlo se nemmeno settanta ore prime hai giocato in trasferta in Europa League. La squadra è in evidente scarsità di condizione, che in questo momento manca sia a quelli che hanno giocato troppo nei mesi precedenti – leggasi Calabria o Kessie – sia a chi rientra da Covid o infortunio (Kjaer, Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic). Ecco perchè adesso Pioli deve pensare anche a fare scelte importanti. Come? Magari rivedendo le granitiche gerarchie avute finora (nel post partita ha aperto anche ad una cambio modulo). Alcuni suoi fedelissimi sono in riserva, e per tornare al top può far loro bene anche un po’ di panchina.

Milan, una convinzione stupenda ma tossica

Anche dopo “la prima vera settimana negativa della stagione” (Pioli dixit), il campionato del Milan resta straordinario. Ovviamente, nessuno dimentica quanto fatto finora, però una considerazione va fatta: negli ultimi mesi, l’ambiente rossonero si è ammantato di una convinzione stupenda, ma tossica e quasi sicuramente illusoria. E cioè che la squadra con l’età media più bassa del campionato potesse agevolmente lottare per lo scudetto. Tutto ciò contendendolo a compagini più forti, esperte e profonde nella rosa, su tutte proprio l’Inter. Concentrandosi esclusivamente sul vero ed imprescindibile obiettivo – quello di finire nelle prime quattro – il Milan potrà ritrovare quella compattezza ed umiltà necessarie a battagliare fino alla fine con chi ora ci è alle spalle, ma sta avvicinandosi velocemente dopo i nostri zero punti nelle ultime due

Ah, una piccola postilla conclusiva: il Milan imponga ad Ibrahimovic di non presenziare a Sanremo, o almeno non come ospite fisso. Altro che allenarsi tutti i giorni in Riviera e tornare a Milano solo per Milan-Udinese. Ibrahimovic è il leader di questa squadra e deve stare insieme ai compagni nel momento più difficile della stagione. Non ci siano penali che tengano, con buona pace di Amadeus, che tra l’altro è pure interista…

Twitter: @Juan__DAv

Milan: Zlatan Ibrahimovic - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Zlatan Ibrahimovic – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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