Calhanoglu-Milan: ci eravamo tanto amati. Il turco è stato l’anima rossonera, soprattutto nei momenti di gioia. Come dimenticare il tormentone “Pioli is on fire!” nato proprio dai suoi video girati sul pullman del Milan, al ritorno da gare decisive vinte. Come dimenticare le sue esultanze ed i suoi abbracci con i suoi compagni. Sono passate poche settimane, eppure quello sembra già un film del passato. Un film che purtroppo i tifosi rossoneri hanno già visto con la telenovela Donnarumma, ma attenzione perché non è poi così scontato che l’epilogo possa essere lo stesso.
Calhanoglu ha fatto bene. Il numero 10 rossonero ha alzato l’asticella nella gestione Pioli, proprio come fatto da tanti altri suoi compagni. Lui però non è come gli altri. Lui vive di estro, vive di creatività, vive per divertirsi sul prato verde. Si vede. E’ sempre più difficile trovare giocatori che, nel calcio moderno, interpretino il ruolo di trequartista come lui. La sua prima metà di stagione è stata di un livello impressionantemente alto, poco da obiettare. Sulla seconda metà, invece, qualcosa ci sarebbe da discutere, ma è stato piuttosto evidente il calo fisico dovuto ai molteplici impegni che ha dovuto affrontare il Milan mixati alla positività al Covid che l’ha colpito nello scorso gennaio. In tutto sono arrivati 9 goal e 12 assist, numeri ottimi, anche se bisogna sottolineare che 4 reti e 2 assist sono stati figli della fase di qualificazione all’Europa League.
Tutto bello, ma il rinnovo tarda ad arrivare. Calhanoglu prende tempo ed il Milan inizia a spazientirsi (giustamente). Il turco valuta e non lo fa in silenzio, anzi, apre addirittura ad un passaggio al Galatasaray, dicendosi aperto a tutto. Il Milan, giustamente, inizia a spazientirsi. La linea di Paolo Maldini è chiara: o metti il Milan davanti a tutti, o sei fuori. Non è solo la linea usata con Donnarumma, è la visione definitiva. Stessa cosa vale per gli obiettivi di mercato, il Milan dev’essere una priorità. Rinnovo o non rinnovo, Calhanoglu con le sue uscite non sta certo facendo il bene del Milan, tanto che i rossoneri avrebbero già iniziato a guardarsi intorno per capire su quali obiettivi virare in caso di fumata nera col turco.